In Sardegna

Allaccio abusivo alla corrente per illuminare la serra di marijuana: arrestate a Senorbì

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SENORBÌ. Avevano trasformato la casa di famiglia in una serra di marijuana, con trasformatori elettrici, cablaggi e tutto il necessario per la coltivazione della cannabis. E per illuminarla a giorno avevano disposto un allaccio abusivo alla rete elettrica. 

A finire in manette Maria Giovanna Serra, 38 anni, e Giovanna Pili, 57, rispettivamente nuora e suocera, accusate di produzione e detenzione illegale di stupefacenti. 

Al piano superiore della casa di Serra, sposata con il figlio della Pili, ad Arixi (frazione di Senorbì) gli agenti hanno trovato 200 piantine di marijuana, corrispondente a 8 chili di droga, che immessa nel mercato avrebbe fruttato circa 45mila euro. 

Il sospetto è nato da una segnalazione del personale dell’Enel che aveva notato un anomalo consumo di corrente nella casa dove viveva la famiglia. In alcuni casi, infatti, la scoperta di un allaccio abusivo di corrente elettrica è risultato collegato a coltivazioni di droga. Ancora prima della perquisizione era stato notato anche un via vai sospetto di persone, che presumibilmente collaboravano con le due donne. Così è scattato il blitz dei Falchi della Squadra Mobile di Cagliari, coordinati dal dirigente Roberto Pititto, nell’abitazione delle due donne “insospettabili”. Dentro, oltre alle 200 piante di marijuana, c’era un importante sistema di illuminazione (in ogni stanza almeno 5/6 portalampade e lampade da 600 watt), con pannelli riflettenti, aspiratori d’aria e termometri digitali. Nel corso della perquisizione è stato confermato il sospetto iniziale: le due avevano manomesso il contatore e avevano creato l’allaccio abusivo. Per questo sono state anche denunciate per furto di energia elettrica. Le indagini sono ancora in corso per capire quale potesse essere il ruolo del marito della Serra e chi altro ci potrebbe essere dietro la piantagione allestita nella casa di Senorbì