In Sardegna

Porto canale, c'è la cassa integrazione per i lavoratori: "Licenziamenti scongiurati"

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CAGLIARI. È stato firmato il pre-accordo per la cassa integrazione dei lavoratori della Cict al Porto canale di Cagliari: "Abbiamo raggiunto l'obiettivo, scongiurando i licenziamenti e tutelando i lavoratori, ora manca solo la ratifica definitiva del ministero del Lavoro, che dovrebbe avvenire domani durante l’incontro a Roma", ha detto l'assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, al termine dell'incontro di questa mattina coi rappresentanti dell'azienda, dei sindacati, dell’Aspal e dell'Autorità di Sistema portuale regionale.

Secondo l'intesa raggiunta negli incontri della scorsa settimana, l’accordo prevede la cassa integrazione per cessata attività, come stabilito dal 'decreto Genova', della durata di un anno con l'80% dello stipendio per i lavoratori (71% a carico del Ministero del Lavoro e 9% della Regione) ed un programma regionale di politiche attive del lavoro.

“Un buon esito della vertenza, che ha visto protagonisti sia il presidente Solinas che due colleghi di Giunta, gli assessori Pili e Todde – ha aggiunto l’assessore Zedda -  Ora dobbiamo concentrarci sul rilancio del Porto canale e delle sue attività, con la Regione  protagonista del suo sviluppo. Un impegno importante perché siamo fortemente convinti della strategicità dell’attività di transhipment per il Porto di Cagliari e per il suo ruolo strategico nel Mediterraneo”.