In Sardegna

Siccità, l'allarme della Regione: "In Sardegna mai così poca pioggia dal 1922"

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Si aggrava nell'Isola l'emergenza siccità. Secondo la Regione il quadriennio 2013-2017 è tra i meno meno piovosi dal 1922. L'allarme arriva dall'assessora regionale all'Ambiente Donatella Spano che ieri a Roma ha partecipato alla conferenza delle Regioni presieduta dal ministro Gianluca Galletti.

"A giugno la Sardegna - ha ricordato l'assessora  -  è stata la prima Regione a chiedere lo stato di calamità naturale. Le precipitazioni negli ultimi anni sul territorio regionale sono state così ridotte che, secondo il rapporto dello scorso maggio della nostra Autorità di bacino, il quadriennio 2013-2017 si sta rivelando uno dei più critici mai registrati in Sardegna dal 1922. Da questo punto di vista è molto positiva l’istituzione degli Osservatori permanenti sugli utilizzi idrici in atto nei distretti idrografici, struttura operativa di tipo volontario e sussidiario a supporto del governo a cui partecipa anche la nostra Regione".

 

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 Davanti all'innalzamento delle temperature - ieri a Cagliari la colonnina ha nuovamente sfiorato i 40 gradi - e del riscaldamento globale del pianeta secondo l'assessora occorrono politiche più efficaci, sia sul fronte della mitigazione dei processi in atto che sul fronte dell'adattamento agli stessi. «Dobbiamo mettere a punto - ha aggiunto Donatella Spano - interventi di medio e lungo termine per affrontare il tema della scarsità idrica, in particolare nel quadro del piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici che è in via di elaborazione da parte del ministero dell'Ambiente». L'assessora ha anche sottolineato l’utilità di un confronto tra i ministeri dell’Ambiente, dell’Agricoltura e delle Infrastrutture. C'è anche da dire che la Sardegna paga lo scotto della cattiva gestione dei bacini, molti dei quali non sono stai mai collaudati, per cui l'acqua viene riversata in mare per motivi di sicurezza. Uno spreco inaccettabile che in questi ultimi anni ha contribuito a mettere in crisi il patrimonio idrico regionale causando gravi danni soprattutto all'agricoltura.
 Alla conferenza delle Regioni ha partecipato anche il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio. Fra i temi affrontati, la legge delega per il riordino della Protezione civile nazionale e di quelle regionali. «Accogliamo con favore il metodo proposto di massima condivisione e collaborazione con le Regioni, con l'Anci e con le associazioni di volontariato», ha concluso Donatella Spano. Nell’intervento è stato trattato anche il tema dell’emergenza incendi.