In Sardegna

Trenino incendiato all'Asinara, l'appello del sindaco: "Più sorveglianza"

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STINTINO. "È un dato di fatto che all'Asinara la sorveglianza cali dopo un certa ora. Chiediamo più personale". Antonio Diana, sindaco di Stintino e vicepresidente del Parco dell'Asinara, lancia un appello alla Regione all'indomani dall'attentato incendio che ha distrutto il trenino turistico. "La mia non vuole essere un'accusa verso nessuno - spiega Diana - ma è evidente che la carenza di un servizio come la continuità territoriale da Stintino contribuisca a rendere disabitata l'isola". Al primo punto, quindi, la carenza di personale del Corpo forestale, che "ci ha costretto - ricorda il sindaco - a chiedere al Ministero la presenza del comando forestale del Carabinieri". Da qui l'appello alla Regione: "Ribadiamo quindi la necessità di rivedere l'organico del Corpo forestale regionale sull'isola e diamo la nostra ampia disponibilità a ragionare su una loro possibile sede all'Asinara". 

Ma oltre al corpo forestale, sembra che all'Asinara manchi anche una squadra di vigili del fuoco "su un territorio di 5mila ettari - ricorda Diana - che sono tra l'altro difficilmente raggiungibili". 

Per il vicepresidente del Parco è presente anche un'altra criticità, la carenza di una squadra dei vigili del fuoco su un territorio di oltre 5mila ettari difficilmente raggiungibili.

Il rogo al trenino dell'Asinara per Antonio Diana, però, richiama alla memoria un altro episodio, quello avvenuto nel 2012 al porto Marina di Stintino quando venne data alle fiamme un'imbarcazione che svolgeva servizio tra il paese turistico e l'Asinara. «Tutti i ragionamenti lasciano intuire che possa esserci qualcosa legato alle attività sull'isola – afferma – ci auguriamo che il lavoro portato avanti dall'autorità investigativa faccia piena luce. Come Comune di Stintino ci doteremo di tutti gli strumenti legali che possano impedire ai responsabili di svolgere qualsiasi attività sul nostro territorio».