CAGLIARI. Dieci anni fa, in piena campagna elettorale per le regionali, Silvio Berlusconi disse che Renato Soru era un "fallito". L'allora presidente della Regione uscente, che sfidava Ugo Cappellacci (poi vincitore) presentò querela per diffamazione. Ieri la sentenza: il Cavaliere è stato condannato. Soru è rimasto in silenzio per 24, oggi commenta così.
È un epoca fa, ma oggi è arrivata la condanna.
Son passati più di dieci anni dal gennaio 2009, quando Berlusconi, Presidente del Consiglio in carica, irruppe con prepotenza nella campagna elettorale per il rinnovo del governo della Sardegna.
Fu un protagonismo straripante e mai visto in una competizione regionale, da parte del Presidente del consiglio, con il potere della carica istituzionale e delle sue aziende editoriali.
Peccato che i suoi argomenti fossero pure falsità, rimandante costantemente sulle sue tv e sui giornali compiacenti. Mentiva su presunti fallimenti, licenziamenti in massa, o ancor peggio, accusandomi di aver pilotato un appalto in favore di una società di pubblicità, al fine di averne un vantaggio personale per per molti milioni di euro.Son passati dieci anni. Tanto c’è voluto per aver ragione della pretesa che anche le peggiori falsità possano fare parte della normale critica politica.
Ieri un Giudice del Tribunale civile di Cagliari ha condannato Silvio Berlusconi per avermi diffamato e quindi a un risarcimento di quarantamila euro per danni morali.
Il tempo è galantuomo.
Berlusconi condannato per diffamazione, Soru: "C'è un giudice a Berlino"
- Redazione