In Sardegna

Enrica Anedda: "Io assessore naturale alla Cultura fuori per logiche della politica"

Enrica-Anedda-foto

CAGLIARI. Ci sperava e forse ci ha creduto fino all'ultimo. L'avvocato Enrica Anedda Endrich, ora consigliere comunale di Fratelli d'Italia, ambiva a quel posto di assessore comunale alla Cultura  che riteneva fosse il suo approdo naturale. Il suo nome circolava nel toto-assessori. Invece niente. Nella giunta di Paolo Truzzu lei non ha trovato posto. E stando a quanto scrive su Facebook, rivolgendosi ai suoi elettori, non l'ha presa benissimo. Perché la decisione, nonostante il suo impegno ventennale nel campo della cultura cagliaritana, è stata presa sulla base di "ragioni che risiedono nelle logiche della politica a me sinora sconosciute". Ma la Anedda si mette comunque a disposizione della città. 

Ecco il suo post integrale. 

Ringrazio ancora tutti coloro che mi hanno dato il voto consentendomi ieri di partecipare alla prima riunione del consiglio comunale. 
Ringrazio coloro che mi hanno sostenuto affinché io ricoprissi un ruolo, quello di Assessore alla Cultura, che sentivo quasi naturale, dopo oltre vent'anni di attività portata avanti con grande passione, sacrificio e impegno insieme agli amici delle mie associazioni e ai tanti collaboratori: abbiamo ideato eventi e realizzato numerose iniziative a favore di Cagliari. Negli anni sono maturate consapevolezza e tante idee. 
Peccato! Non è stato possibile realizzare il desiderio per ragioni che risiedono nelle logiche della politica a me sin ora sconosciute. 
Rappresenterò i miei elettori in consiglio comunale per portare avanti le battaglie che ho iniziato durante la campagna elettorale e proseguiremo l'attività culturale anche con la nuova associazione Noi e voi insieme per Cagliari.  Colgo l'occasione per porgere gli auguri di buon lavoro alla giunta e ai consiglieri comunali.