TEULADA. "Porto Tramatzu spiaggia liberata? No, la verità è un'altra: è sempre stata fruibile. Qui si parla solo di una chiusura: quella dello stabilimento militare che dava servizi a tutti, oltre che alle famiglie dei militari. Il frutto di una battaglia ideologica, si è solo voluto creare un danno a chi veste la divisa". Paolo Melis è il nuovo segretario del sindacato nazionale dell'Aeronautica militare. Sceglie il 2 giugno, festa della Repubblica - mentre a Cagliari va in scena la manifestazione antimilitarista-, per mandare un messaggio sui provvedimenti adottati in quella lingua di sabbia a ridosso del poligono militare di Teulada.
Sulla base di accordi tra ministero della Difesa e Regione il tratto di spiaggia non è più militare. Un provvedimento spot, che non ha accontentato nessuno. Ha lasciato l'amaro in bocca a chi chiede l'alleggerimento della presenza militare in Sardegna, perché viene visto come un mero contentino mentre per tutto l'anno a 100 metri da lì si spara. E scontenta i militari, che si vedono privati di un servizio sul quale hanno sempre contato. E Melis si fa portavoce di questo sentimento.