ARBUS. Una bomba della seconda guerra mondiale è stata fatta brillare dal gruppo operativo subacquei della Marina militare al largo della spiaggia di Scivu. La presenza del pericoloso ordigno era stata segnalata da un sub in immersione; aveva visto sul fondo un oggeti sferico di grandi dimensioni. Subito si è attivata la prefettura di Cagliari.
Le operazioni subacquee prelimiari, condotte il 22 maggio dai Palombari del Comsubin, hanno permesso di individuare, a 6 metri di profondità e a soli 60/70 metri dalla costa, una mina subacquea di nazionalità italiana modello P200, contenente 200 chili di esplosivo, che risultava incastrata tra gli scogli.
L’intervento di bonifica, complicato dalle rigide condizioni meteomarine, si è completato il 31 maggio con la distruzione dell’ordigno esplosivo avvenuto in una zona di sicurezza, individuata dalla locale Autorità Marittima, attraverso le consolidate procedure tese a preservare l’ecosistema marino.
Al termine dell’operazione, il comandante del Nucleo S.D.A.I. di Cagliari, Tenente di Vascello Gabriele Paparo, ha spiegato: "Grazie alla tempestiva segnalazione abbiamo avuto la possibilità di rimuovere, con grande fatica perché incastrata tra gli scogli, una mina ad urtanti di fabbricazione italiana che conteneva ancora i suoi 200 chili di esplosivo. In occasione dell’imminente ripresa della stagione balneare voglio ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare”.