In Sardegna

L'agroalimentare sardo si apre al mercato dell'Europa dell'est: a Cagliari l'incontro con i compratori stranieri

CAGLIARI. Creme di formaggio, pane carasau, vini di prima qualità e dolci sardi: sono loro i protagonisti dell’incontro, organizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, tra le 20 imprese artigiane del settore agroalimentare e i 9 buyer stranieri, venuti nell’isola direttamente da Polonia, Croazia e Ungheria per conoscere e gustare i prodotti dell’eccellenza sarda.

Una vetrina importante per la Sardegna, che punta oggi sull’export e sull’internazionalizzazione per un futuro agroalimentare fatto di nuove relazioni commerciali e confronto tra culture diverse. “La Sardegna esiste se è un’isola che si confronta con il mondo esterno” - ha dichiarato l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu - “Questi momenti di scambio di informazioni e di reciproca conoscenza sono essenziali per dare maggiore visibilità ai nostri prodotti e potenziare la loro presenza nei mercati sempre più interessanti dell’Europa orientale.” Una due giorni di incontri business-to-business partiti questa mattina a Cagliari, che porterà i buyer croati, polacchi e ungheresi anche in Ogliastra, dove avranno la possibilità di vedere con i loro occhi i territori e le aziende produttrici delle eccellenze dell’agroalimentare sardo.