In Sardegna

Distretto aerospaziale sardo, Cao confermato presidente: "Progetti civili per 50 milioni"

Giacomo-Cao

CAGLIARI. L’Assemblea dei Soci del Distretto AeroSpaziale della Sardegna (Dass)  ha confermato per il prossimo triennio il consiglio di amministrazione uscente: in carica ci sono  il presidente Giacomo Cao, Nicolò D’Amico, Pier Giorgio Lorrai, Walter Matta e Carlo Vadilonga. 

“I progetti proposti dal Distretto e dai soci - sostiene il presidente Cao - sono cruciali per la crescita e lo sviluppo del settore in Sardegna con evidenti ricadute in chiave occupazionale, come accade in quelle regioni che da tempo investono risorse in tale comparto. I risultati fino ad ora ottenuti, ovvero l’attrazione di iniziative progettuali che cubano oltre 50 milioni di euro a fronte di investimenti da parte della Regione per circa 10 milioni, rappresentano un esempio decisamente virtuoso”.

I progetti, tutti di natura civile, riguardano argomenti quali la protezione ambientale e civile, l’agricoltura di precisione con l’ausilio di informazioni satellitari, lo sviluppo della piattaforma italiana di test per aerei a pilotaggio remoto che possa utilizzare le infrastrutture disponibili nell’isola tra cui quelle militari sulla base dell’accordo quadro siglato lo scorso anno con il Ministero della Difesa, l’esplorazione umana dello spazio che comporti la messa a punto di tecnologie da utilizzare anche sulla Terra, i materiali e le tecnologie per l’astronomia e l’aerospazio, tra cui la realizzazione di una piattaforma di test per motori a propellente liquido e solido dei lanciatori, come pure del centro italiano per la sorveglianza, il tracciamento e la predizione delle rotte di satelliti e detriti orbitanti intorno alla Terra.

“Auspico - conclude il presidente Cao - che la nuova Giunta regionale garantisca ai progetti che verranno proposti un sostegno finanziario decisamente superiore rispetto al passato, nel quadro dei regimi di aiuto previsti dalle normative vigenti, come pure una incisiva azione nel contesto nazionale per alcuni di essi, anche attraverso il contributo all’attrazione di ulteriori grandi attori nazionali e internazionali del comparto aerospaziale, a tutto vantaggio dell’economia e dell’occupazione in Sardegna”.