CAGLIARI. Le elezioni del 24 febbraio continuano a mietere vittime tra coloro che non hanno raggiunto il risultato sperato. Dopo il passo indietro di Mauro Pili e quello di Paolo Maninchedda, arrivano anche le dimissioni del presidente di Autodeterminatzione Fabrizio Palazzari: "Mi auguro", scrive agli iscritti, "che questo possa essere un segnale per metterci tutti in discussione e ripartire con rinnovata fiducia, in un percorso di radicale rinnovamento". Un altro pezzo dell'indipendentismo sardo, quindi, che va verso il rimescolamento.
Ecco la lettera integrale.
Egregi colleghi,
Ho sempre lavorato per sostenere, con lealtà e determinazione, il nostro progetto politico, culturale ed elettorale. Ho dato la mia disponibilità totale ai territori, ai coordinamenti, a tutti i nostri attivisti e attiviste. Ho lavorato insieme a tutti affinchè il progetto si strutturasse, si dotasse di strumenti di partecipazione democratica e diventasse un attore politico credibile nel panorama politico sardo.
Abbiamo immaginato insieme un soggetto politico inedito. Non un partito unico, ma neppure una mera coalizione. Sapevo che non sarebbe stato un percorso semplice e che avrebbe richiesto sincerità, generosità e cooperazione, per evitare egoismi e viluppi. Nonostante il grande lavoro di tutti noi, prendo atto che nella pratica sono stato invece il presidente di una mera coalizione che ha preso decisioni collettive, quasi mai all'unanimità, e dove l’interesse delle sigle spesso ha contato più dell'interesse comune.
Mi assumo pertanto la responsabilità di scelte non sempre condivise e alla luce del risultato elettorale rimetto il mio mandato e rassegno formalmente le mie dimissioni dalla carica di presidente di Autodeterminatzione. Una decisione, la mia, definitiva ed irrevocabile, e coerente con l’impegno assunto dieci mesi fa quando, all’unanimità, mi è stato chiesto di assumere la presidenza.
Mi auguro che questo possa essere un segnale per metterci tutti in discussione e ripartire con rinnovata fiducia, in un percorso di radicale rinnovamento di Autodeterminatzione. Sarà doveroso iniziare dal pieno e sostanziale coinvolgimento di tutti i candidati e gli iscritti, nel progetto e nei meccanismi decisionali. C’è grande entusiasmo tra i nostri attivisti, ci sono competenze, sensibilità e capacità di fare che attendono soltanto di essere pienamente coinvolte e che dovranno da subito assumersi questa responsabilità.
Approfitto di questo momento per ringraziare innanzitutto tutti voi segretari del coordinamento, non ci siamo fatti mai sconti ed è stato un onore e un onere lavorare con voi. Ringrazio il nostro candidato presidente, il gruppo comunicazione e tutti i candidati e candidate, per il grande impegno e entusiasmo con il quale hanno affrontato l’ultima competizione elettorale. Ringrazio tutti i nostri attivisti e i nostri elettori ed elettrici, per la continua fiducia e per il comune impegno verso una Sardegna più consapevole, più ricca e più giusta. Ringrazio i compagni del direttivo e i soci di Gentes per la vicinanza continua. Ringrazio infine tutti coloro che mi hanno sempre dimostrato stima e sostegno.