CAGLIARI. Ci sono voluti cinque anni e mille battaglie: è scomparso, dal corso Vittorio Emanuele, il cantiere intorno alla domus romana che era stata scoperta durante i lavori di riqualificazione della strada diventata pedonale. La recinzione, a lungo, aveva tagliato in due il Corso, quasi all'altezza di via Sassari. Gli scavi avevano fatto emergere le mura di un'antica struttura di epoca romana, era intervenuta la Soprintendenza. E mentre la strada diventava una lunga e affollata strada riservata ai pedoni, la recinzione intorno agli scavi era rimasta come uno sfregio. Ora è scomparsa e la domus è stata coperta: resta sempre la possibilità di andare sotto la pavimentazione, attraverso una botola.
"C'è poco da festeggiare", polemizza Federico Ibba, consigliere comunale d'opposizione che ha battuto molto sul tema negli ultimi anni, "Dopo tante battaglie politiche promosse e condivise con i commercianti del Corso Vittorio, a causa dell’inettitudine di questa amministrazione, soprattutto sui Lavori pubblici, finalmente è stato chiuso il cantiere della domus romana (che domus alla fine non era ma quattro mura di un edificio pubblico di tarda epoca romana). Nel frattempo il cantiere per anni ed anni ha spezzato in due una delle principali vie commerciali della città e fatto fallire alcune decine di attività produttive".
Cagliari, chiuso il cantiere della domus romana: "Dopo 5 anni, molte attività fallite"
- Redazione