NUORO. La rete di spaccio nelle scuole superiori di Nuoro era gestita da una banda di minorenni: un orgolese e quattro del capoluogo. È quanto emerge da un'indagine condotta dagli agenti del commissariato di Orgosolo sotto la direzione della Procura della Repubblica di Sassari, che ha portata all'esecuzione di cinque misure cautelari.
L'inchiesta è partita a marzo del 2018 quando gli agenti hanno notato due ragazzi che sembravano condurre dei traffici sospetti alla stazione dell'Arst di Nuoro. Alla vista degli agenti i due hanno nascosto un borsone dietro un muretto e sono scappati. Da un controllo è emerso che all'interno c'erano tre etti di marijuana e una carta d'identità intestata a B.C., minorenne di Orgosolo. Gli agenti hanno così deciso di perquisire la casa del ragazzino, nel frattempo rientrato in paese con un compaesano (poi indagato per favoreggiamento). Il suo telefono è stato sequestrato, come quello di un coetaneo, L.A.
Dalle chat è emersa una fitta rete di rapporti intessuta dal minorenne con altri soggetti, coetanei e maggiorenni, tra Orgosolo e Nuoro. Tutto avveniva tramite Whatsapp: dai messaggi è emerso che B.C. avesse assunto il ruolo di intermediario nella distribuzione dello stupefacente dalla periferia al capoluogo. Il ragazzo veniva contattato direttamente da consumatori ma soprattutto da ulteriori intermediari, sia maggiorenni che minorenni, per lo smercio di partite di stupefacente anche significative, sino a mezzo chilo.
La droga era destinata soprattutto agli studenti delle scuole superiori. Insieme a B.C. sono finiti nelle maglie della giustizia S.A., A.M. ed i fratelli M.A. e M.G., tutti residenti a Nuoro, destinatari della misura delle prescrizioni, consistente nell’obbligo di permanenza in casa in determinate fasce orarie e nel divieto di frequentare determinati locali.
Spaccio nelle scuole di Nuoro, presi 5 minorenni: un orgolese a capo della rete
- Redazione