CAGLIARI. Ha minacciato e aggredito la madre, nonostante il divieto di avvicinamento alla sua casa, afferrandola al collo e mandando in frantumi il cellulare dal quale la donna stava cercando di chiamare il 112. Per giorni, dopo la prima misura cautelare, è ritornato nell'abitazione dei familiari intimandogli di aprire la porta. Ma l'incubo è finito ieri, quando i carabinieri della stazione di Cagliari-Sant’Avendrace lo hanno arrestato. Il ventenne, tossicodipendente, era già finito in manette il 28 gennaio scorso, quando era stato beccato in flagranza di reato, mentre maltrattava la madre. Nei giorni successivi il ragazzo aveva continuato con le minacce, in diverse occasioni, totalmente incurante del divieto di avvicinamento alla casa della famiglia. Un giorno in particolare si sarebbe presentato dalla madre, prendendola per il collo e minacciandola, per poi fuggire. Un incubo per i familiari che hanno vissuto quelle settimane con il timore continuo di improvvise aggressioni. Il ventenne è stato riconosciuto assolutamente incapace del rispetto delle prescrizioni di misura cautelare e anche non idoneo alla vita in una comunità di recupero in quanto tossicodipendente: per questo è stata scelta appositamente la misura della custodia cautelare in carcere. I carabinieri lo hanno quindi trasferito a Uta. Il prossimo 26 febbraio si terrà un’udienza presso il tribunale di Cagliari.
Torna in casa nonostante il divieto e afferra al collo la madre: cagliaritano in manette
- Redazione