In Sardegna

"Candidati, impegnatevi contro l'omofobia e venite al Pride": l'appello della comunità gay

Pride

CAGLIARI. Un impegno concreto per una politica di contrasto dell’odio per identità di genere e orientamento sessuale.  La sottoscrizione del documento politico del Sardegna Pride. La presenza al grande corteo del Sardegna Pride, in programma a Cagliari il prossimo 6 luglio: sono le tre richieste che le associazioni sarde Arc, Agedo, Famiglie Arcobaleno, CGIL ufficio nuovi diritti, Mos movimento omosessuale sardo, Gaynet e Unica LGBT inviano ai candidati alla presidenza della Regione Massimo Zedda, Christian Solinas, Francesco Desogus, Vindice Lecis, Paolo Maninchedda, Andrea Murgia e Mauro Pili in vista delle elezioni di domenica 24 febbraio.

Ecco il testo della lettera. 

“Nel 1969 per la prima volta a New York la comunità omosessuale e transessuale si ribellò contro i soprusi della polizia – scrivono i portavoce dell’associazione Arc in un documento sottoscritto anche dalle altre associazioni - inaugurando una lunga stagione di battaglie che si è diffusa in tutto il mondo fino ai giorni nostri. La lotta per la libertà delle persone lesbiche, gay, transessuali, bisessuali, Queer e per chi, in generale, rivendica il diritto a una piena autodeterminazione ha portato negli anni alcuni, insufficienti, risultati. Manca ancora una seria presa di posizione delle istituzioni contro la discriminazione dovuta all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Dalla agenda politica esistono solo poche, sporadiche e silenziose proposta di legge contro omo-bi-transfobia. Non si intravede alcuna ipotesi di riforma delle adozioni e delle unioni civili nella direzione del matrimonio egualitario. Punti richiesti a gran voce dai movimenti e da tempo promessi dai partiti. Al contrario il governo nazionale in prima persona dà voce a pericolose e inaccettabili aggressioni e regressioni.

Oggi, alla vigilia delle elezioni regionali della Sardegna, in questa sintetica lettera aperta, le associazioni chiedono ai candidati alla Presidenza:

1.di sottoscrivere il documento politico del Sardegna Pride

2.di impegnarsi con gesti concreti a una politica di contrasto dell’odio per identità di genere e orientamento sessuale, evitando propagandistiche dichiarazioni antiomofobia

3.di partecipare al grande corteo del Sardegna Pride, in programma a Cagliari il 6 luglio, per tenere alto lo striscione di apertura e i tutta la storia e la cultura che esso rappresenta”.