L'intervista a Stefano Deliperi e Maria Concetta Spada
CAGLIARI. Ha raggiunto quota 70mila euro la raccolta fondi lanciata all'associazione ecologista Gruppo d'intervento giuridico per l'acquisto di 9,5 ettari delle dune di Chia. Da quando il promotore Stefano Deliperi ha lanciato la campagna, tre settimane fa, avrebbero aderito migliaia di persone, anche dall'estero, e artisti come Piero Pelù, Piero Marras e Paolo Fresu, ma anche l'assessore alla Cultura di Cagliari Paolo Frau e l'architetto Sandro Roggio. L'intento, con il contributo collettivo, è diventare proprietari di un patrimonio ambientale per sottrarlo a possibili future speculazioni.
Perché l'iniziativa? "Vari soggetti immobiliari a capitale arabo e internazionale stanno rastrellando terreni lungo le coste sarde. Anche qui", spiega Deliperi, "Purtroppo non è azzardato ipotizzare un futuro privatizzato per dune e spiaggia. Per non parlare di altamente probabili integrazioni normative che consentano la produzione di volumetrie edilizie da concentrare subito a ridosso di dune e spiaggia. Si tratta del cosiddetto trasferimento di volumetrie, riconosciuto in giurisprudenza. Chiuse, location di eventi esclusivi, vietate all’accesso dei comuni mortali, in particolare di chi vive in quest’Isola da sempre".