In Sardegna

Consiglio regionale, la maggioranza Pigliaru perde pezzi: La Base passa all'opposizione

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CAGLIARI. Scricchiola ancora la maggioranza in Consiglio regionale. Chiusa positivamente la crisi con il Partito dei sardi, il presidente Francesco Pigliaru si ritrova oggi a dover affrontare una nuova, e questa volta insanabile, frattura. Ad abbandonare la maggioranza è La Base, con il suo unico esponente Gaetano Ledda che raggiunge all'opposizione i colleghi del Partito sardo d'Azione, con cui il movimento di Efisio Arbau ha costituito un nuovo gruppo consiliare lo scorso 20 giugno.

"Diciamo che è una risoluzione per inadempimento di un accordo, peraltro stipulato con un altro presidente, quello che aveva vinto le primarie", commenta Ledda, che elenca tutte le presunte inadempienze della Giunta regionale: "In campo sanitario ed agricolo, ad esempio, la burocratica e dannosa gestione delle patologie animali della peste suina e lingua blu, la distruzione della sanità del centro Sardegna e la cancellazione del servizio sanitario in territori come Nuoro, Sorgono e Ozieri. Coerentemente abbiamo chiesto le dimissioni e poi votato la sfiducia di assessori incompetenti e deleteri". 

Inadempienze che La Base ha riscontrato anche sul tema dei trasporti: "Abbiamo chiesto inutilmente di risolvere la convenzione Tirrenia o di intervenire con le low cost con interventi pubblicitari. E siamo stati gli unici a chiedere la risoluzione, con un piano pluriennale, del precariato nell'Aras, o ancora abbiamo proposto nel silenzio totale di integrare l'accordo sulle entrate con lo Stato, compensando e riducendo gli accantonamenti con i trasferimenti statali agli Enti locali".

Ma il vero fallimento della giunta Pigliaru è, nella lettura politica di Ledda, la vicenda del prezzo del latte: "Prima hanno perso tempo senza ascoltare la nostra proposta di patto per il latte - spiega l'ex consigliere di maggioranza - poi, quando sono stati costretti dalla piazza ad approvarla, non sono riusciti a metterla in pratica, per manifesta incapacità, lasciando morire un intero settore".

Per La Base si apre dunque una nuova fase con la costituzione di un polo sardista che garantisca "un governo dei sardi per i sardi": "La Base-Psd'Az è il nucleo di una nuova proposta politica aperta a tutti i movimenti e partiti civici ed identitari - conclude Ledda - una proposta di governo civico sardista seria e praticabile, alternativa alla situazione attuale che tutti ormai hanno sperimentato sulla propria pelle".