CAGLIARI. Centinaia di infermieri pronti allo stato di agitazione per il mancato riconoscimento della festività dell'8 dicembre. “Proprio nei giorni in cui i dirigenti dell’Ispettorato del Lavoro incontravano i coordinatori dell’Ao Brotzu per invitarli al rispetto delle norme contrattuali, disatteso in troppe occasioni, i coordinatori elaboravano gli schemi di turnazione di dicembre 2018 negando a centinaia di infermieri il riconoscimento della festività dell’Immacolata”. Così Diego Murracino, dirigente Nursing Up Cagliari, denuncia le ripetute violazioni contrattuali poste in essere dall’Azienda Ospedaliera Brotzu a danno del personale sanitario, annunciando che i lavoratori si riuniranno in assemblea al più presto per promuovere lo stato di agitazione.
“Una situazione vergognosa – incalza – e testimonia il fatto che per la Direzione delle Professioni Sanitarie e Tecniche del Brotzu non vi è differenza tra un impiegato che lavora dal lunedì al venerdì, e gli infermieri e il personale sanitario che garantiscono l’assistenza h24 lavorando a Natale, a Pasqua, le domeniche, giorno e notte”. Invece “la Direzione delle Professioni Infermieristiche ha l’obbligo di articolare i turni di lavoro nel rispetto delle leggi vigenti – attacca Murracino - che prevedono nello specifico per il personale che lavora con un’articolazione sui sette giorni, come centinaia di infermieri, il riconoscimento dell’Immacolata che quest’anno cade sabato 8 dicembre”.
Per tale ragione il sindacato delle professioni sanitarie Nursing Up, con una lettera al Direttore del personale (del 23 novembre scorso), ha invitato l’azienda al rispetto del festivo. “Ma ancora una volta – sbotta - e sempre e solo per le professioni sanitarie non esistono garanzie. Siamo alle solite. E così i turni definitivi sono usciti senza la festività”. È a questo punto che il Nursing Up Cagliari ha intrapreso una campagna mediatica chiedendo alla stampa di dare luce all’iniziativa sindacale.
Solo dopo una lunga battaglia, il Brotzu ha finalmente provveduto alla modifica dei turni ‘concedendo’ la festività agli infermieri di turno. “È mai possibile – si chiede Murracino - che per ottenere il rispetto dei diritti dei lavoratori è stato necessario portare la situazione all’attenzione dell’opinione pubblica?”. “Sino ad allora – conclude - l’Azienda sanitaria non aveva posto rimedio alcuno alla situazione e infatti, nonostante le nostre rimostranze, era già stato negato agli infermieri il riconoscimento del festivo lo scorso 2 giugno, festa della Repubblica”.