TEMPIO. Ad aprile era slittato per un’errata notifica. Oggi è saltato per lo sciopero degli avvocati. È stato rinviato ancora una volta l'avvio del processo a carico il consigliere regionale ex Uds ed ex sindaco di Buddusò, Giovanni Satta, che nel 2016 era finito in manette nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Cagliari, per un presunto legame con una banda di trafficanti di droga albanesi.
Era l’estate di quattro anni fa quando la Direzione distrettuale antimafia fece partire l’indagine su una rete di spaccio che coinvolgeva una ventina di persone tra sardi e albanesi. Undici finirono in manette e altri sei indagati - tra cui Satta - furono rinviati a giudizio, su richiesta del pm Rossana Allieri. Il consigliere sardo, secondo la Dda, non sarebbe stato uno dei vertici della gang di trafficanti ma comunque un elemento di spicco dell’associazione, che faceva arrivare la droga dall’Olanda e dall’Albania direttamente in Sardegna. Eroina e cocaina, in particolare, erano destinate alle zone di Olbia e della Costa Smeralda.
Satta, come riportato nelle ricostruzioni del pm Allieri, avrebbe acquistato in diverse occasioni la droga dagli albanesi (che dirigevano la rete) pagandola con le automobili della sua attività di rivendita di veicoli. Il suo legale, Angelo Merlini, invece sostiene che le compravendite fossero del tutto regolari.
Alcuni presunti componenti della banda sono stati condannati in abbreviato. Satta ha scelto il rito ordinario. Un procedimento penale, quello a carico del politico che attualmente milita nelle file del Psd'Az, che potrebbe pesare come un macigno sull'ipotesi - che verrebbe data per molto remota - di una candidatura alle prossime elezioni regionali.
Traffico di droga, slitta ancora il processo contro il consigliere regionale Satta
- Redazione