CAGLIARI. Il miglior direttore generale sulla piazza, di sicuro. Tanto che l'Università di Cagliari, pur di mantenere in quel ruolo Aldo Urru, arriva a mettere nero su bianco che la scadenza del contratto "si sta approssimando". Anche se è fissata per il 9 settembre 2020, tra quasi due anni. E così rinnova, per altri quattro, fino al 2024. Certo, la decisione, almeno per la tempistica, ha destato qualche perplessità: settembre 2020 è davvero così imminente? Ma se qualcuno se l'è chiesto non l'ha fatto pubblicamente. E nemmeno ha sollevato la questione il 23 ottobre, quando la delibera è stata votata dal senato accademico. Stando a quanto trapela l'unico a non esprimersi è stato Giacomo Cao, già concorrente per la carica di Rettore quando sulla poltrona più alta dell'Ateneo era andata a sedersi Maria Del Zompo.
Il verbale di quella riunione ripercorre velocemente le tappe. La prima nomina di Urru risale al 24 luglio 2012. Incarico quadriennale. Il 29 aprile 2015 il primo rinnovo (anche in questo caso a più di un anno dalla scadenza) per altri 4 anni. Quindi fino al 2020. Intanto "la struttura amministrativa, sotto il coordinamento del direttore generale, ha tra l'altro positivamente superato il processo di accreditamento che ha visto attivamente impegnate tutte le direzioni dell'Ateneo, ha consolidato gli equilibri di bilancio, ha gestito e definito i protocolli d'intesa per il coordinamento dei protocolli d'intesa per il coordinamento con l'azienda ospedaliero universitaria". Una serie di successi attribuiti a Urru che trasformano i due anni che mancano alla scadenza del contratto in un soffio "in considerazione della posizione in oggetto, per garantire la continuità della gestione". Anche quando il Rettore potrebbe essere cambiato con le prossime elezioni.