CAGLIARI. Quarantacinquemila angiografie coronariche, più di 15 mila angioplastiche e oltre 300 protesi aortiche impiantate: sono i numeri di 30 anni di attività del reparto di Cardiologia interventistica del Brotzu: "Si tratta", spiega il primario Bruno Loi, "nella maggior parte dei casi di procedure salvavita che ci fanno sentire la responsabilità ma anche l’orgoglio di fare sempre meglio il nostro lavoro".
Il pensiero, nell'anno dei festeggiamenti che verranno ufficializzati mercoledì 10 ottobre alle 16, nella Sala della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore d Horta, in un incontro celebrativo, va anche a coloro che hanno preceduto Loi: "“In questi trent’anni, grazie anche ai colleghi che mi hanno preceduto Antonio Sanna, Arturo Bande e Gianni Meloni, tutti accomunati dalla passione per questa disciplina", aggiunge il primario, "abbiamo fatto passi da gigante. Si tratta di un traguardo importante sia per gli aspetti sociali che per quelli sanitari, nell’ambito delle patologia cardiovascolari che rappresentano la prima causa di morte nei paesi industrializzati". Il primario lancia anche un appello: "Malgrado la medicina faccia costanti progressi nella lotta alle malattie cardiovascolari, è importante ricordare sempre che la principale arma in questo ambito è la prevenzione, per cui è necessario ribadire ancora una volta che vi sono dei fattori di rischio modificabili, che possiamo cioè cambiare semplicemente adottando corretti stili di vita: mantenere un peso forma, fare del regolare movimento fisico, smettere di fumare, avere un’alimentazione sana e bilanciata e tenere la pressione arteriosa sotto controllo”.
Trent'anni di operazioni salvavita, festa per la Cardiologia interventistica del Brotzu
- Redazione