In Sardegna

La Camera di commercio in tribunale contro il suo ex presidente Deidda

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CAGLIARI. Peculato, omessa denuncia di reato, abuso d'ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, maltrattamenti nei confronti dei dipendenti, diffamazione a mezzo stampa e danneggiamento: sono le accuse contenute nel  fascicolo della procura della Repubblica che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell'ex presidente della Camera di commercio Giancarlo Deidda, dell'ex segretario generale Luca Camurri e di un altro dirigente camerale.

Nel largo Carlo Felice sono arrivati gli atti del procedimento penale e la giunta che adesso guida l'ente, guidata da Maurizio De Pascale, ha deciso di costituirsi parte civile nell'eventuale processo contro i vecchi vertici camerali. Perché, si legge nel documento col quale si stabilisce di mettere tutto nelle mani di un avvocato, "laddove i fatti contestati dalla Procura venissero accertati e dunque confermati in sede di giudizio penale, dalla condotta tenuta dai predetti imputati, deriverebbe per la Camera di commercio un pregiudizio di natura sia patrimoniale che non patrimoniale, in termini di nocumento all’immagine e all’onorabilità della stessa, per il clamore che la vicenda ha suscitato a livello locale e, anche nazionale, tramite le cronache dei quotidiani e delle televisioni, amplificato dai social". L'epoca dei veleni in Camera di commercio fa ancora rumore.