In Sardegna

Reparto di chirurgia plastica soppresso al Brotzu, esposto di FI alla Corte dei conti

Elisoccorso-Brotzu-Cagliari

CAGLIARI. “Qualche mese fa la Giunta regionale ha deciso di trasferire la Struttura Complessa di Chirurgia Plastica ed il Centro Ustioni del Brotzu al Policlinico universitario di Monserrato. In realtà non si tratta di un trasferimento, ma di una vera e propria soppressione di una struttura che fornisce importanti cure a malati oncologici e gravi ustionati": è il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Marco Tedde a dichiaralo in relazione ad un esposto alla Corte dei Conti presentato oggi dal Gruppo di Forza Italia. "La Giunta", prosegue Tedde, "ha previsto che non saranno trasferiti a Monserrato il personale e le attrezzature e gli strumenti del Brotzu. Questo significa che il sistema sanitario sardo dovrà spendere ulteriori risorse per acquistare attrezzature e assumere nuovo personale da impiegare al Policlinico”.

“È evidente che si tratta di una cancellazione vera e propria e non di un trasferimento che comporterà gravi disagi ai pazienti costretti a rivolgersi a Sassari o, peggio, a strutture sanitarie extra regionali" ha aggiunto il capogruppo dei forzisti Alessandra Zedda, "Con la conseguenza che verosimilmente il sistema sanitario regionale della Sardegna dovrà rimborsare in tutto o in parte le relative spese al sistema sanitario della regione presso la quale le cure sono state prestate”.

“Costringere i sardi a farsi curare fuori dalla Sardegna quando esisteva fino a qualche settimana fa un struttura di eccellenza al Brotzu di Cagliari è una follia. – ha, invece, sottolineato il consigliere regionale azzurro Edoardo Tocco - Un altro colpo da manuale dell’assessore Arru e della Giunta Pigliaru, che in una volta sola hanno gettato alle ortiche l’enorme patrimonio di esperienza, capacità e professionalità in dotazione al Brotzu e generato una spesa che presenta tutte le caratteristiche del danno erariale. In particolare siamo molto preoccupati per i pazienti e per la leggerezza con la quale i denari pubblici dei sardi vengono sprecati. Si cancella una struttura che funziona per crearne una vuota a pochi chilometri, per riempire la quale si genera una spesa di cui non sentivamo il bisogno. Vedremo cosa ne penserà la magistratura contabile alla quale abbiamo presentato un esposto sull’accaduto".