SASSARI. Si chiama Pietro Silanos e ha 20 anni il presunto capo del branco che il 10 settembre, in viale Berlimguer a Sassari, ha pestato a sangue un giovane immigrato della Guinea senza alcun motivo. Il gruppo di ragazzi ha incrociato la vittima e dopo una gomitata è partito il pestaggio, accompagnato dalla "giustificazione": "A casa nostra facciamo quello che vogliamo". Ora Silanos è stato arrestato dalla polizia locale: il gip di Sassari, Carmela Rita Serra, ha accolto la richiesta del procuratore di Sassari, Gianni Caria, e della sostituta procuratrice Maria Paola Asara. Le ipotesi di reato contestate sono lesioni personali e violenza per motivi razziali.
Silanos due settimane fa era finito ai domiciliari dopo un episodio in via Tavolara, vicino al luogo dell'aggressione al giovane guineano: con altri giovani sulle cui tracce si muovono gli investigatori Silanos era stato arrestato perché aveva seminato il panico tra i passanti, aizzando il pitbull di un amico e scatenando una lite col proprietario di un altro cane, aggredendo poi a calci e pugni due vigili.
Arrestato il capobranco dell'aggressione razzista a Sassari
- Redazione