In Sardegna

Fratelli d'Italia in Sardegna: "Siamo pronti a governare la Regione"

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CAGLIARI. “Inizia ora la battaglia di Fratelli d’Italia in vista delle Regionali 2019 e noi ci candidiamo a un ruolo da protagonisti per guidare in prima persona il cambiamento”. Il capogruppo di FdI in consiglio regionale, Paolo Truzzu, sintetizza così il senso della conferenza stampa di questa mattina, tenuta assieme ai colleghi Gianni Lampis, Gennaro Fuoco, Marcello Orrù e al responsabile comunicazione del movimento, Bruno Murgia. Presenti anche diversi amministratori locali, tra questi i sindaci di Nugheddu Santa Vittoria, Francesco Mura, di Padria, Sandro Mura, e di Isili, Luca Pilia.

“Il centrodestra ha tutte le carte in regola per essere vincente alle prossime elezioni, ma serve avere un’idea nuova e forte della Sardegna futura e un cambiamento generazionale di chi si candida a guidare la Regione”, ha detto Truzzu. “Se questo non viene capito, Fratelli d’Italia è pronto a rappresentare da solo e in prima persona la destra moderna”.

Durante la conferenza stampa è stato presentato un documento con le priorità che guideranno l’azione del movimento: lavoro, rilancio delle imprese, zona franca, sicurezza e trasporti, spiegate poi nel dettaglio dai consiglieri presenti.

“Bonus famiglia, lotta allo spopolamento e maggiore attenzione ai giovani che scappano dall’Isola senza prospettive”, sono quelle indicate da Gianni Lampis. Gli ha fatto eco Gennaro Fuoco che ha chiesto “un rovesciamento del tavolo, con politiche che finanzino veramente la creazione e tutela del lavoro reale e non l’assistenzialismo senza futuro”.

Un no forte all’Asl Unica e la creazione di tre Aziende sanitarie distribuite sul territorio è stata l’indicazione di Marcello Orrù, “per una sanità che non tagli i servizi e tuteli il diritto alla salute dei cittadini.”

“Noi vogliamo una Sardegna forte, guidata da una destra moderna che sappia coltivare e conservare, con uno spirito di cambiamento innovativo, le nostre radici, per far rinascere in tutti gli ambiti la nostra vita più autentica: umana, sociale, politica e culturale”, è stato il messaggio conclusivo di Bruno Murgia.