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Tenores di Bitti a Sanremo: "Portiamo in mondovisione la bellezza della terra sarda"

Tenores-bitti

SANREMO. Mancano poche ore e l’emozione a Bitti è tanta: domani sera al teatro Ariston di Sanremo i Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” saliranno sul palcoscenico più importante della musica italiana per esibirsi con Mahmood, nella serata dedicata alle cover, con una rivisitazione della canzone “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla. In piazza, nei negozi e nei bar del paese barbaricino non si parla d’altro e l’attesa di vedere il quartetto di cantori bittesi, che in decenni di attività hanno portato l’antica espressione artistica dei pastori in tutto il mondo, è davvero salita alle stelle. E proprio in vista della serata di domani i tenores si sono incontrati ancora una volta ieri pomeriggio per fare delle prove, per riscaldare le corde vocali della voce di Dino Ruiu, della mezza voce di Andrea Sella, della contra di Pierluigi Giorno e del basso di Mario Pira. Tra un canto a “isterrita” e uno a “boche notte” e tra un “ballu seriu” e un “ballu lestru” l’armonia vocale del canto arcaico di questi territori della Sardegna è riecheggiata nei viottoli del centro storico, nel cuore del paese dove si trova l’area museale che custodisce il museo Multimediale del canto a tenore: unica esperienza immersiva del genere in Sardegna e aperta tutti i giorni ai visitatori.

“Ormai ci siamo, dopo giorni di preparazione e di prove, non ci resta che entrare sulla scena del Teatro Ariston con tutta la forza e l’emozione necessaria. Lo faremo consapevoli di portare in mondovisione la ricchezza e la bellezza di una terra intera, che con il suo canto millenario affronta questa avventura artistica con sobrietà e serietà. Lo faremo sapendo che su quel palco non ci saranno solo i Tenores di Bitti e Mahmood, ma ci sarà il sacrificio e l’impegno di un’Isola in terra sarda e di tante piccole isole che ci seguiranno in famiglia o con gli amici dalle più svariate località del pianeta”. Così i Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” che hanno aggiunto: “Il canto a tenore rimarrà sempre il canto del nostro mondo, delle nostre storie d’amore e delle proteste sociali, dei momenti di raccoglimento religioso e delle giornate di festa in cui si riuniscono le comunità. Grazie a Mahmood, domani sera, proveremo a condividerlo con tante persone in un modo diverso e alla pari con altri stili musicali”, hanno concluso i Tenores.

Il gruppo dei Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” è nato nel 1974 con la formazione originaria composta da Daniele Cossellu, voce e mezza voce, Piero Sanna, voce e mezza voce, Salvatore Bandinu, basso, e Tancredi Tucconi, contra. Nel 1994 il primo cambio arriva con l’ingresso di Mario Pira in sostituzione di Salvatore Bandinu, poi nel 2002 Pierluigi Giorno sostituisce Tancredi Tucconi, mentre nel 2014 Dino Ruiu prende il posto di Piero Sanna. Ultimo passaggio di consegne arriva nel 2019, quando Daniele Cossellu, classe 1932, abbandona le esibizioni e passa il testimone al giovane Andrea Sella.

Nel 1995, in collaborazione con il comune di Bitti, i tenores aprono in paese la prima scuola di canto a tenore dove in diverse stagioni, poi accompagnati dal tenore Dure, si formano decine di ragazzi. Nel 2007, l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nomina i quattro componenti della formazione canora “Cavalieri al merito della Repubblica italiana”.

I Remunnu ‘e Locu hanno cantato in tutti i continenti e in tutti i paesi d’Europa anche in due o tre occasioni diverse: dall’Australia all’Iraq, dal Kazakistan all’Argentina, al Canada, a Cuba e agli Stati uniti, passando per Egitto, Singapore e Marocco. In Francia si sono esibiti ben 26 volte. Sul piano delle collaborazioni in Sardegna, solo per ricordarne alcune, hanno cantato con i più grandi artisti dell’Isola: da Maria Carta ai Tazenda, da Piero Marras a Luigi Lai, da Paolo Fresu ai Cordas e Cannas, da Antonello Salis a Enzo Favata, passando per Elena Ledda e Mauro Palmas. Sul versante internazionali è giusto ricordare le esperienze con Peter Gabriel e Ornette Coleman, Lester Bowie e Frank Zappa.

E, da domani, a questa straordinaria rosa di artisti si aggiungerà Mahmood.