CAGLIARI. Un'occasione per riflettere e confrontarsi sull'impatto dell'industrializzazione nella società sarda e sulle conseguenze antropologiche in Sardegna, tra esperti, studiosi e amministratori. L'appuntamento è domenica 19 novembre in piazza Palazzo a Cagliari a partire dalle 16, nella sala consiliare di Palazzo Regio, dove si terrà l'incontro intitolato: "La catastrofe antropologica in Sardegna".
Nella giornata organizzata dall'Associazione Culturale Dryas con il patrocinio Città Metropolitana di Cagliari il programma vede gli interventi di sette relatori d'eccezione, ognuno dei quali porterà "sul tavolo" riflessioni e punti di vista che come un mosaico, comporranno il ritratto di un tema mai abbastanza dibattuto. Parlerà Bachisio Bandinu, saggista e antropologo, che esporrà il tema: "Quale consapevolezza abbiamo, noi sardi, dei cambiamenti?". A seguire l'antropologo e saggista Fiorenzo Caterini che proporrà "Monocoltura, monocultura e il distacco dalla natura". E ancora, ci sarà Luca Tolu, autore di "Stòria e identitadi de Sarrocu" che esporrà proprio il "Caso Sarroch: lo shock industriale e il distacco dal tradizionale sistema di valori".
Interviene anche Salvatore Loi, autore di diversi saggi sul territorio di Teulada che spiegherà proprio il "Caso Teulada: base militare, aspettative mancate e declino di una comunità tradizionale". Poi Ivo Murgia e Fabio Usala, operatori culturali, docenti di lingua sarda e militanti del movimento linguistico con "Casteddajus - su sardu in Casteddu". Infine Nicola Dessì, archeologo e divulgatore che parlerà de "L'identità del paesaggio sardo raccontato dall'archeologia" e Gianluca Caboni, regista, produttore audiovisivo e vice presidente dell'associazione Dryas che esporrà "La narrazione come strumento per creare e rafforzare l'identità". Attesi anche i saluti istituzionali della Città metropolitana di Cagliari e dei Comuni interessati.