CAGLIARI. Tutto pronto a Cagliari per l’edizione 2023 del Lucido Festival, la manifestazione teatrale in scena da domani (venerdì 6 ottobre) a domenica prossima, al Planetario de L’Unione Sarda, con l’organizzazione della compagnia LucidoSottile (che quest’anno celebra i suoi vent’anni di attività sulle scene) e la direzione artistica di Michela Sale Musio e Tiziana Troja.
“Servono uomini… Buoni” è il tema che accompagnerà le tre giornate (a ingresso gratuito) con una programmazione di oltre dieci spettacoli nazionali e internazionali, alternati a incontri e dibattiti con personalità del mondo della cultura, della società e della scienza, con con Il cerchio degli uomini, Enrico Maria Secci, Riccardo Lai, Gavino Murgia, Giancarlo Biffi, Elio Turno Arthemalle, Angelo Trofa, Monica Nappo, Aizzah Fatima, Donatella Codonesu, Luca Troja e tanti altri.
IL PROGRAMMA – Dopo aver vissuto le sue ricche anteprime (in collaborazione con CagliariTiAmo 2023), l’edizione 2023 del Lucido Festival verrà inaugurata, dunque, domani (venerdì 6 ottobre) alle 19 presso il Planetario de L’Unione Sarda dalle direttrici artistiche Michela Sale Musio e Tiziana Troja, che introdurranno il primo appuntamento con Aizzah Fatima, artista internazionale che presenterà “Americanish”, non solo uno spettacolo ma anche un film, in onda su Netflix America da novembre.
Mezzora più tardi (alle 19.30) i proiettori saranno ancora una volta protagonisti per “I figli si baciano soltanto quando dormono”, realizzato da Chiara Canale, Chiara Ferretti, Letizia Salerno Pittalis e Giulia Zini. Seguirà un dibattito aperto al pubblico insieme all’autrice e regista Letizia Salerno, con i rappresentanti del Cerchio degli uomini di Torino, Maurizio Carrara, Davide Bertolino, Franco Tozzi e Domenico Matarozzo, che dialogheranno con lo psicologo e psicoterapeuta Enrico Maria Secci e Le Lucide.
Ancora uno spettacolo sarà protagonista sotto le stelle del planetario alle 21, con il progetto “L’uomo che volle essere Peròn”, una produzione orginale Insulae Lab – Primo Centro di produzione della Musica Jazz e della Creatività Artistica delle Isole del Mediterraneo (dell’Associazione Time in Jazz), tratto dall’omonima opera di Giovanni Maria Bellu. Sul palco ci saranno Gavino Murgia (sassofoni, launeddas, voce), Alessandro Lay e Francesca Pani (2 voci recitanti di Cada Die Teatro) e Giancarlo Biffi (regia, Cada Die Teatro).
La seconda giornata del Lucido Festival (sabato 7 ottobre) verrà aperta come consuetudine alle 19 dalle Lucide – in collegamento streaming con il Babel Film Festival -, che presenteranno lo spettacolo “C’è una Volta” (liberamente ispirato alle Metamorfosi di Ovidio) di e con Elio Turno Arthemalle e la produzione della Compagnia Teatro Impossibile. A chiunque, prima o poi, la vita è parsa un garbuglio inestricabile di fatti, emozioni, cause ed effetti. Prima o poi si ha la sensazione di perdere l’orientamento. È per questo che il genere umano, per legittima difesa verso la complessità dell’esistenza, sin dall’antichità, ha chiesto aiuto ai miti. Storie apparentemente lineari e brevi capaci di mettere ordine nel Caos, e guidarci. Molti personaggi della mitologia classica, a conclusione della loro parabola terrena, vengono collocati nella Volta Celeste, diventano costellazioni. Così, le grandi favole evolvono in gioielli luminosi confitti nel buio: astri destinati, ancora una volta, a far da guida a chi si è perduto.
A seguire un altro appuntamento teatrale caratterizzerà la serata del festival: alle 19.30 andrà in scena “Teresa” della Compagnia Batisfera, con l’attore Angelo Trofa che interpreterà la giovane Teresa, con l'obiettivo è di costruire una dimensione scenica dove le figure si invertono e si confondono, le vittime con i carnefici, gli intelligenti con gli stupidi. “Teresa. Ovvero ciò che il pesce non disse” è una storia di violenza, raccontata indirettamente. La condizione di Teresa sarà dipanata lentamente, seguendo i passi della presa di coscienza della giovane. Il mondo di Teresa è un mondo sospeso tra brutalità e strane apparizioni. Nello spettacolo si parlerà anche del soprannaturale, inteso come gli elementi incomprensibili delle nostre esistenze, che generano azioni e conseguenze. La regia è curata da Valentina Fadda, con il disegno luci di Luca Carta e le foto di Elena Santucci.
La serata del Lucido Festival proseguirà alle 21 al Bflat Club di Cagliari, locale cittadino sempre attento alla musica di qualità e alle proposte più interessanti della scena locale e internazionale. Sul palco, per la Festa del Lucido Festival, con Le Lucide (nei panni di Tanya&Mara) e gli artisti del festival, a intrattenere il pubblico in un inconsueto fuori programma, ci saranno i Cattivik, band hard punk’n’roll, con Daniele Puddu alla voce, Luca Veroni e Marco Boi Senes alle chitarre, Giacomo Atzei al basso e Gianni Palmas alla batteria.
L’ultima giornata del Lucido Festival si aprirà domenica 8 ottobre alle 10 con il laboratorio fotografico “L’Empatia e lo Sguardo” con Michelangelo Sardo, presso lo studio Fine Art in via Eleonora d’Arborea 61 a Cagliari. Sardo guiderà i partecipanti in un coinvolgente corso breve sulla foto ritratto. Prenotazione obbligatoria con posti limitati, è richiesto un ticket di partecipazione di 25 euro al fine di garantire il proprio posto (informazioni su www.lucidofestival.com).
Nel pomeriggio, alle 17, si terrà il tour della periferia “This is Cagliari” con Maurizio Loi e le biciclette elettriche di Easycicletta. Loi guiderà il pubblico in un coinvolgente tour delle periferie di Is Mirrionis e San Michele tra monumenti e storia urbana, con 15 biciclette elettriche. Anche in questa occasione è necessaria la prenotazione, i posti sono limitati, si parte da Piazza dell’Unione Sarda previa benedizione Lucida (informazioni su www.lucidofestival.com).
Alle 18 saranno ancora Le Lucide ad aprire gli appuntamenti serali, che vedranno sul palco Monica Nappo, attrice di fama Nazionale con “Meditate gente… Meditate!” dello scrittore Luca Troja. Il lavoro si propone come guida e sostegno per chiunque ritenga di avere difficoltà a meditare, per coloro che aspirano a una profonda introspezione e anche per chi sente che è possibile spingersi oltre, ma ricerca un ancoraggio emozionale. Offrendo strumenti per affrontare questi percorsi con rispetto di sé stessi e delle proprie peculiarità, forniranno sei consigli fondamentali e molte nuove informazioni che arricchiscono e favoriscono l'espressione del proprio potenziale.
Mezz'ora più tardi, alle 18.30 le stelle del planetario saranno protagoniste nello spettacolo “Top Game – Frammenti di un pilota di droni” di e con Filippo Salaris e la produzione di Artisti Fuori Posto. Come spiega lo stesso Salaris nelle note di regia “Non è semplice trattare la tematica della guerra in teatro o al cinema, il rischio è sempre di cadere in una trita retorica con il rischio di ribadire l’ovvio, cioè che la guerra sia l’attività umana più riprovevole, soprattutto per chi la subisce. Il monologo si svolge in una serie di frammenti non lineari, con Mav che racconta le sue esperienze in prima persona. Il pubblico viene trascinato in un viaggio emotivo attraverso le sue missioni militari, le sue relazioni personali e la sua lotta per mantenere la sua umanità in mezzo alla brutalità della guerra.”
Il virile del Vinile è il titolo dell’opera in scena alle 19.30, di e con Fabio Marceddu e Antonello Murgia con la produzione della compagnia Teatro Dallarmadio. La musica il canto sono sempre più avanti, sono un dialogo, oltre le lingue, si avvertono turbano e perturbano al di là delle parole, il Virile del Vinile, è un abbraccio negato, una cascata che non casca, l'unione di opposti che continuano ad opporsi, l'arcobaleno che ha tutte le sfumature del bianco, è il Virile imposto, e il maschile scomposto. Mantiene il tutto, senza apparentemente essere niente. Ed in questa diatriba che sa di disfatta, non ci sono nè vincitori ne vinti ma soltanto cantori “attoranti autorevoli” che cantano e suonano e disincantano, perché dove finiscono le parole inizia la musica.
Il sipario sull’edizione 2023 del Lucido Festival calerà alle 22 con lo spettacolo Petricore, prodotto da LucidoSottile, scritto, diretto e coreografato da Tiziana Troja, con Riccardo Lai e Michela Sale Musio. Un uomo carcerato per femminicidio dialoga con una assistente sociale. Tra confidenze e aneddoti osceni, la drammaturgia traccia il profilo inquietante di chi sceglie di arrivare alle estreme conseguenze di un amore non corrisposto.
LA DIREZIONE ARTISTICA - "Quest’anno abbiamo fatto una delle scelte più rivoluzionarie di sempre, parliamo di uomini 'Buoni'", spiegano Michela Sale Musio e Tiziana Troja.
"Buoni nel senso più alto e nobile del termine, ma anche nell’accezione gergale 'buoni=capaci'. Buoni inteso come illuminati, pronti al cambiamento, decisi, stanchi degli stereotipi e avviliti dalle credenze legate alle vecchie generazioni, insomma, uomini 'nuovi'. Sono ormai 20 anni che affrontiamo tematiche legate al femminile e alle questioni di genere, ma non vogliamo smettere. Crediamo che sia fondamentale restituire al nostro pubblico degli esempi di uomini che non stanno alle regole patriarcali e che tentano come noi di vivere in un mondo migliore, e diventare loro stessi un 'buon' esempio. Che poi l’immagine del Festival di questa edizione siano due mantidi (famose per cibarsi della testa dei maschi dopo la copula) e abbiaNo il volto de Le Lucide, questo è nel graffio ironico che contraddistingue la nostra poetica. I temi trattati negli anni, anche i più impegnativi, sono alleggeriti sempre da un tocco Lucido e Sottile".
LABORATORI ED EVENTI COLLATERALI - Per i mesi di ottobre e novembre LucidoSottile svolgerà, a corredo del festival, numerosi incontri e laboratori con le scuole, dedicati ai ragazzi, all’interno del progetto “Educazione all’empatia - sosteniamoci e sosteniamo l’ambiente in cui viviamo”, realizzato grazie ai contributi del MIC con il ToccPnnr, Del MIBAC, Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna - assessorato al Turismo e alla Cultura e Spettacolo e grazie al Contributo del Comune di Cagliari Assessorato alla Cultura e al Turismo.
L’ORGANIZZAZIONE - Le Lucide di LucidoSottile sono Tiziana Troja e Michela Sale Musio, artiste vibranti esempre in trasformazione. Conosciute dal pubblico e dalla stampa come le “Cattive ragazze del Teatro” per la loro irriverenza, satira e ironia nei confronti della società e spesso definite “politically incorrect”. Le loro produzioni sono state più volte al centro del dibattito pubblico e politico, muovendo il dissenso della politica e del mondo cattolico per i temi affrontati. Fautrici di produzioni caratterizzate da una varietà di linguaggi, abbracciano il teatro e la danza, la musica, il teatro comico, il cinema, l'arte visiva e la video arte. Collaborano con artisti e compagnie internazionali, dal 2015 sono direttrici artistiche il Lucido Festival, giunto alla nona edizione. I loro spettacoli sono stati rappresentati in Italia, Francia, Germania, Spagna, Algeria Marocco, e Stati Uniti d’America. Attive dal 2003, quest’anno festeggiano i 20 anni di carriera.
Il Lucido Festival è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Spettacolo e Sport / Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio), Fondazione di Sardegna, Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo / Assessorato al Turismo), MIC - Ministero della Cultura, dei progetti del PNRR Tocc - Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi promossi da Invitalia, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU nell'ambito del PNRR. Sponsor del festival sono Great Prints, Insulae Lab – Centro di Produzione Musica, ASMED, MayaInc., Babel Film Festival, Gi.U. Li.A. - Giornaliste Sardegna, B Flat, Easycicletta, Aula n°6, Spazio Temporin, Eja TV, Sardegna Eventi 24, Publikendi, In Scena Festival, On Stage Festival, KirosItaly Theatre e Secondamano Cagliari.
CagliariTiAmo 2023 ha come partner Istituzionali la Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Spettacolo e Sport) e la Fondazione di Sardegna.
- Redazione