Culture

Microcredit pour les femmes, Sardegna e Tunisia insieme per l’emancipazione delle donne

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CAGLIARI. Microcredit pour les femmes, la Sardegna insieme alla Tunisia per l’emancipazione delle donne e per l’uguaglianza di genere attraverso il rafforzamento delle competenze lavorative e le capacità organizzative e gestionali in ambito di imprese individuali e familiari del settore dell’artigianato e dei servizi.

Il progetto Microcredit pour les femmes

Il progetto Microcredit pour les femmes è attuato in Tunisia nei comuni di Ghomrassen Governatorato di Tataouine e Matmata Governatorato di Gabes. 

L’obiettivo è di combattere l’esclusione sociale delle donne, attraverso lo sviluppo di competenze gestionali/organizzative e al sostegno di piccoli progetti di imprenditoria femminile. 

Le donne che partecipano al progetto vivono ancora dentro una società patriarcale e sono il perno della vita familiare, per questo è difficile che si possano spostare dalla propria casa per motivi di studio o lavoro.

Il progetto intende agevolarne la loro autonomia, sostenendole con delle misure economiche atte a favorire lo svolgimento di attività domestiche di produzioni artigianali, anche di pietanze tipiche, nonché l’offerta di servizi legati all’accoglienza, come curare le visite presso le proprie arcaiche abitazioni dove mostrare i prodotti e le tecniche di produzione degli stessi manufatti realizzati. 

Il progetto si divide in quattro fasi:

Nella prima fase saranno selezionate 15 donne per Comune. Saranno scelte le donne già in possesso di specifiche conoscenze e tecniche per produzioni artigianali. È previsto l’inserimento in moduli formativi mirati al rafforzamento delle capacità organizzative e gestionali delle Attività(AGR). 

Saranno così arricchite di un know-how per gestire al meglio le proprie piccole imprese artigiane e di potenziarne l’operato. 

La seconda fase inizierà quasi contestualmente alla prima. Saranno creati due gruppi d’appoggio con degli sportelli per l’impresa femminile, gestiti dai Comuni che selezioneranno le richieste delle donne, seguendo le stesse nella gestione e sviluppo delle loro attività. 

Gli sportelli cureranno gli acquisti di materie (piccole attrezzature, effettuati con l’acconto del fondo di microcredito) e la promozione dei prodotti. 

Nella terza fase sarà creato un coordinamento fra le beneficiarie e si realizzerà un marchio di prodotto veicolato anche con i siti internet dedicati che saranno realizzati dai rispettivi gruppi di lavoro e sarà erogato il saldo per l’acquisto delle forniture richieste. 

La quarta fase rafforzerà il networking delle partecipanti, con la costituzione di una web-community per dare loro visibilità, ne spieghi l’operato e fornisca un punto di scambio di informazioni/competenze, vetrina per la promozione dei prodotti e il territorio, rivolta non solo al mercato interno ma anche a quello estero, gestita dalle donne. 

Inoltre si realizzerà una mappatura delle abitazioni arcaiche, spesso sede delle attività di produzione, che sarà utile ai fini culturali e turistici. 

Infine sono in programma anche incontri in Tunisia e Sardegna per la diffusione del progetto e dei risultati.

Il tutto consentirà anche la nascita di piccole imprese, incentivando il turismo sostenibile.  

I Comuni Partner fanno parte della regione del Dahar, area da poco selezionata nella iniziativa Unesco/GGN (Global Geoparks Network) che consiste in un affiancamento a quattro “aspiranti geoparchi” dell’Africa, fra cui l’area del Dahar, grazie alla richiesta presentata dall’Office National des Mines, già nostro partner. 

Il“GGN Grant”, sosterrà i candidati fino alla presentazione della domanda Unesco. Dal 2019 la capofila collabora al progetto “Geo Med Gis” (www.dahargmg.info)dell’A.Se.Con, con l’obiettivo di contribuire alla creazione del Geoparco nel sud-est della Tunisia, candidato alla iscrizione nella lista Unesco.