CAGLIARI. Serata dedicata al sociale venerdì al cinema cagliaritano Greenwich d'essai con la proiezione di due film firmati Karel.
Il tema della disabilità e quello della detenzione in carcere sono al centro delle ultime due pellicole di Karel, società cagliaritana di videoproduzioni: “Con le nostre mani”, di Emanuel Cossu, e “Per grazia non ricevuta” di Davide Melis saranno proiettati in una serata speciale dedicata proprio al sociale venerdì 1 aprile alle 19 al Greenwich d'Essai, in via Sassari 67 a Cagliari.
“Con le nostre mani” è un film documentario che racconta la vita di Giovanni e Anna, due coniugi che vivono nel cagliaritano e affrontano il quotidiano insieme alle barriere architettoniche, sociali e mentali che la malattia che condividono, una poliomielite contratta nell'infanzia, ha portato con sé. I due sposi fanno un bilancio della loro vita: hanno una casa tutta loro, un figlio che si è laureato ma quelle che per tanti sono conquiste normali per loro sono l'orgoglio di una vita fatta di battaglie per i diritti e contro i limiti che la società, prima della malattia, impone alle persone con disabilità. Il documentario è scritto e diretto da Emanuel Cossu, figlio di Anna e Giovanni, e racconta la disabilità, ma soprattutto l'amore e la solidarietà con un linguaggio semplice, discreto e delicato.
“Per grazia non ricevuta” è il viaggio picaresco e surreale a bordo di un'Ape-Car dell'artista sassarese Giovanna Maria Boscani e del musicista cagliaritano Joe Perrino. Insieme entrano negli istituti di detenzione sardi, da Uta a Nuchis, da Bancali a Bad’e Carros passando per Massama, Isili, Alghero e Is Arenas e incontrano i detenuti che svelano loro storie, ambizioni e sogni sotto forma di ex-voto: disegni, scritti, oggetti donati dai reclusi concorreranno a decorare l'Ape-Car, che verrà trasformata da Giovanna Maria Boscani in una installazione artistica itinerante. Il documentario, a cui partecipano Gesuino Banchero, Michele Branca, Max Mazzoli e Gianvito Distefano, scritto e diretto da Davide Melis non vuole essere un'indagine socio-antropologica, ma cassa di risonanza per le voci dei detenuti che altrimenti rimarrebbero rinchiuse tra le mura degli istituti di pena.
Entrambi i film, della durata di 50 minuti l'uno, sono prodotti da Karel Film Production con la fotografia di Luca Melis. Le musiche sono di Marco Rocca con la partecipazione di Joe Perrino in “Per grazia non ricevuta”.