CAGLIARI. Sabato 19 marzo, a partire dalle 10.00, i “Percorsi culturali nel Cimitero monumentale di Bonaria” saluteranno il ritorno della primavera con un nuovo appuntamento dal titolo “I fiori della Morte”, dedicato a quel particolare sistema di espressione simbolica che, tanto in quello di Cagliari come in ogni altro cimitero ottocentesco, è stato il “linguaggio floreale”.
«Il tema – ha commentato Mauro Dadea, curatore scientifico della rassegna – vuol essere un approfondimento di quello già fatto oggetto dello scorso incontro, il simbolismo funerario in generale. L'Ottocento è stato il secolo in cui la morte, per quanto ancora onnipresente e pubblica, cominciò ad ammantarsi di pudore borghese e a trasformarsi in un fatto individuale, strettamente confinato nella sfera privata. Conseguenza di questa nuova sensibilità fu, tra le altre cose, l'adozione nell'arte funeraria del linguaggio simbolista, che ammantava i grandi interrogativi esistenziali e la dolorosa ineluttabilità del distacco con immagini e riferimenti allegorici di straordinaria complessità, talvolta ai limiti dell'enigma. Decodificare questi simboli, oggi generalmente caduti in disuso e quindi non più comprensibili, rappresenta un'affascinante sfida intellettuale che, il più delle volte, riporta ad archetipi profondi, divenuti patrimonio culturale dell'uomo fin dalla remota preistoria. Il “linguaggio dei fiori”, o “florigrafia”, così diffuso nelle classi colte del XIX secolo, rappresenta uno dei sistemi simbolici più elaborati e di difficile lettura, senza dubbio, ma è solo attraverso di esso che può comprendersi la profusione di tipi floreali rappresentati nei monumenti del nostro cimitero monumentale, a fronte di una consuetudine odierna ormai ridotta, quasi esclusivamente, al banale omaggio dei soliti crisantemi».
Grande soddisfazione per il crescente successo dei percorsi al cimitero di Bonaria, che stanno diventando un appuntamento culturale sempre più atteso dal pubblico, è stata espressa dall'assessora agli Affari generali Rita Dedola: «Se è permessa una battuta, siccome sabato scorso, per insistenza dei numerosi partecipanti, i “Percorsi culturali” si sono svolti nonostante il freddo e la pioggia, spero stavolta in una calda giornata di sole, che faccia sbocciare questi “fiori della Morte” in tutta la loro misteriosa bellezza».