CAGLIARI. “Un palinsesto importante che rivitalizza la città di Cagliari e Is Mirrionis. Significativi anche i risvolti sociali, con un progetto incentrato su uno spettacolo teatrale contro la diffusione del gioco d'azzardo, che coinvolge in particolare i ragazzi del quartiere con l'aiuto di operatori, esperti e psicologi del SerD” . Così l'assessora Maria Dolore Picciau intervenendo alla presentazione della seconda tranche della Stagione 2021-2022 di Teatro Senza Quartiere al TsE di via Quintino Sella.
Dopo l'anteprima domenica 13 febbraio con “Amori da Palcoscenico” in compagnia di Marta Proietti Orzella e Stefano Ledda con la partecipazione di Rossella Faa, moderna cantastorie, nei panni di Cupido, sono 5 gli spettacoli che andranno in scena tra marzo e aprile (link più sotto), dai classici del Novecento ai testi contemporanei.
Organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda e incastonata nel progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” 2017-2026 a cura del Teatro del Segno in collaborazione con la Parrocchia di Sant'Eusebio, con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
“Quella di quest'anno – ha concluso la rappresentante dell'Esecutivo Truzzu titolare della Cultura – è un'edizione speciale dedicata al ricordo di Gianluca Floris, cantante lirico, regista, scrittore e artista poliedrico recentemente scoparso, che tanto ha dato alla nostra città”.
Sulla scia delle passate stagioni, prosegue anche l'iniziativa del “biglietto sospeso”. Ispirata alla tradizione partenopea del “caffè sospeso”, permette a chi lo desidera di offrire la visione di uno spettacolo a chi non può permettersi il costo dell'ingresso e nel contempo sostenere il progetto “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” 2017-2026, per un'idea di cultura sostenibile e di solidarietà.
Insomma, una “seconda tranche della Stagione 2021-2022 di Teatro Senza Quartiere molto ricca”, ha sottolineato Stefano Ledda. Si aprirà il 12 marzo alle 21 con “un concerto teatrale, “E poi ho visto un gabbiano”, con un'orchestra di nove elementi, dedicato a uno scultore sardo, Gianni Salidu; sarà Officina acustica a portalo in scena”. Il 19 e 20 marzo, sarà invece la volta di “Il sistema periodico”, tratto dal libro omonimo e dagli scritti di Primo Levi. Il 26 e 27 marzo “Il grigio”, di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Il 2 aprile “Amleto take away”, il 9 aprile “FM e il suo doppio”.
Dal 3 al 7 ottobre “GAP Gioco d'azzardo patologico”, un progetto per la prevenzione del gioco d'azzardo patologico incentrato su uno spettacolo teatrale, scritto, diretto e interpretato da Stefano Ledda e ispirato alla storia vera di un giocatore di videopoker. Realizzato con la consulenza di studiosi e esperti, come lo psicologo e psicoterapeuta Rolando De Luca, responsabile del Centro di Terapia di Campoformido per ex giocatori d’azzardo e le loro famiglie, tra il racconto di una vita “esplosa” e i “numeri” preoccupanti della diffusione delle nuove dipendenze “non da sostanze”. Obiettivo: sensibilizzare e informare sulle insidie nascoste dietro un apparentemente innocuo passatempo.
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