CAGLIARI. Sabato 26 febbraio 2022 alle 10 nuovo appuntamento con i “Percorsi culturali nel Cimitero monumentale di Bonaria” dal titolo “La Morte e la sua Musa. Le epigrafi poetiche del Cimitero Monumentale di Bonaria”.
A curare la rassegna organizzata dal Comune di Cagliari e inserita nei programmi dell'amministrazione per la valorizzazione culturale del Cimitero storico della città, sarà Mauro Dadea. L'archeologo illustrerà ai visitatori le circa cinquanta iscrizioni funerarie che, per il primo cimitero cagliaritano, sono state scritte in versi, a fronte delle migliaia di altre redatte invece in prosa.
“La morte – ha commentato Mauro Dadea - con il suo distaccare, come l'amore con il suo unire, costituisce uno di quegli eventi esistenziali capaci di provocare nell'animo umano le più forti reazioni emotive; ed è logico, perciò, che la poesia funeraria, quale forma maggiormente elaborata e più potentemente evocatrice dell'espressività letteraria, in pratica, sia nata assieme alla stessa scrittura. L'uso di comporre epitaffi in versi è poi proseguito nei secoli, dall'età antica fino a oggi, e il cimitero di Bonaria, nella sua eccezionale conformazione pluristratificata, offre l'opportunità più unica che rara di seguire il percorso evolutivo di questo particolare genere letterario dall'età romana fino ai primi del Novecento. Il singolare fascino romantico del cimitero cagliaritano ha inoltre costituito, esso stesso, motivo di ispirazione per vari poeti, quali Peppino Mereu, celebre autore della lirica a “Nanneddu meu”, che tra le tombe di Bonaria, giovanissimo, in un furioso desiderio di morte venne a sfogare il risentimento per un amore ormai finito”