Culture

Premio Alziator sezione cinema, Cagliari ricorda Alberto Sordi

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CAGLIARI.  Nell’ambito delle iniziative programmate in occasione della quindicesima edizione del Premio Alziator intitolato alla figura dell’indimenticato scrittore, studioso e giornalista cagliaritano, entra nel vivo la sezione cinema voluta dal patron Maurizio Porcelli con la prima giornata del concorso per  cortometraggi “Tre minuti di celebrità a Cagliari”, che sarà dedicata ad Alberto Sordi, in programma sabato 27 novembre alle ore 17 presso la multisala Uci Cinemas in Piazza Unione Sarda..

Il grande attore romano, che nel 2020 avrebbe compiuto 100 anni, sarà al centro della serata, un intenso amarcord di emozioni, aneddoti, racconti e filmati, ma non solo, che vedranno al centro della scena alcune grandi personalità che con Alberto Sordi avevano un rapporto molto speciale.

A Cagliari arriverà colui che da anni sta portando avanti un lavoro di studio e di ricerca sull’Albertone nazionale davvero straordinario attraverso la Fondazione Museo Alberto Sordi di cui è il consulente scientifico. Luca Verdone, fratello di Carlo, regista e sceneggiatore, è colui che ha realizzato uno dei capolavori della filmografia del fratello Luca, 7 chili in 7 giorni, che vedeva tra i protagonisti anche Renato Pozzetto

Ma con la famiglia Verdone, Alberto Sordi ha sempre avuto uno strettissimo rapporto e questa sinergia umana e artistica si è trasformata in un legame post mortem pressochè indelebile.

Nel 2013, in occasione dei dieci anni dalla scomparsa, Luca Verdone, con il fratello Carlo, ha realizzato il docufilm “Alberto il Grande” in cui la vita e la carriera di Sordi è ricostruita attraverso il racconto di amici e colleghi.

«Questo documentario – come dissero Carlo e Luca Verdone alla prima della proiezione – è un omaggio a un grande attore che rappresenta la tradizione dello spettacolo romano ai più alti livelli e che negli anni si è rivelato anche di fondamentale importanza per la nascita e lo sviluppo della migliore commedia all’italiana. Un attore rivoluzionario, all’inizio della sua carriera, tanto da scardinare le impostazioni da Accademia Teatrale canonica creando stupore e sbalordimento sia nel pubblico che nella critica. Una maschera ineguagliabile che conteneva tutte le fragilità, le miserie, i tic e i difetti dell’italiano medio»

Per questo omaggio a Cagliari non poteva mancare uno dei suoi figli d’anima, Giorgio Gobbi, l’attore romano che con Sordi ha girato uno dei capisaldi della sua filmografia “Il Marchese del Grillo”, nel quale ricopriva il ruolo di Ricciotto,

Un percorso ricco e appassionato, quello di Gobbi, caratterizzato da un amore smisurato per il suo lavoro e da una continua curiosità di vivere esperienze cinematografiche nuove e diverse. Dopo due anni lavora ancora con Sordi (regista e protagonista) ne “Il tassinaro”, impersonando Luca, il figlio di Pietro Marchetti, aspirante ingegnere con una smodata passione per la serie televisiva degli anni ’70/80 “Dallas”.

Nel tempo si lascia dirigere da Ozpeteck (“Le fate ignoranti” e “Cuore sacro”), Ricky Tognazzi (“Il padre e lo straniero”), Bigas Luna (“L’immagine del desiderio”), recita con Clooney in “The American”, con Proietti nella fiction “Una pallottola nel cuore”. Un lungo elenco arricchito dal frizzante spot Vodafone in cui duetta con Bruce Willis alla guida di un’Apecar per la nuova campagna della linea 4G.

E sul capolavoro di Mario Monicelli, Gobbi è uscito in libreria lo scorso anno con “S'è svejatooo!: Ricciotto racconta Il marchese del Grillo” pubblicato da Bibliotheka Edizioni.

 Aneddoti, curiosità, segreti e retroscena di una delle commedie più famose, rappresentative e ironicamente dissacranti del cinema italiano, con la prefazione di Max Tortora e tante foto inedite di backstage dell'Archivio Enrico Appetito.

La voce narrante è quella dell'immortale "Ricciotto", l’aiutante del “sor marchese” nell'orchestrare scherzi e tiri mancini nella Roma ottocentesca insidiata dall'avanzare delle truppe napoleoniche. Ed è una voce ironica, a volte velata di malinconia, quella che racconta la genesi, i dietro le quinte, le vicissitudini che caratterizzarono il set de "Il marchese del Grillo", capolavoro firmato da Mario Monicelli e interpretato da un Alberto Sordi di istrionica bravura.

Un volume che raccoglie tutto quello che c’è da sapere di un film che, a quarant'anni di distanza, mantiene inalterata la sua vis comica grazie ad un’armonia d’insieme e ad una compattezza narrativa sorprendenti.

S’è svejatooo! è la summa riepilogativa di una pellicola, ormai considerata una pietra angolare della comicità, non solo romana, ma dell’intero Stivale.

Giorgio Gobbi si è trascinato a Cagliari anche il grande regista Pino Ammendola e l’attore Pietro Bontempo con i quali sta lavorando al nuovo spettacolo teatrale presto sulle scene dei più importanti palcoscenici italiani.

Non sappiamo cosa potrà combinare Demo Mura, altro ospite clou della serata, trovandosi spalla a spalla con Ricciotto.

L’attore, cabarettista, autore e imitatore cagliaritano, trapiantato a Roma e spesso protagonista in grandi produzioni per Rai e Mediaset, proporrà dei camei tra i più celebrati di Sordi con una voce indistinguibile dal vero attore.

Un talento, quello di Demo Mura, assolutamente strabiliante con una capacità di cambi di scena che lasciano senza fiato e una simpatia trascinante che conducono lo spettatore nel vortice della risata dal quale è davvero difficile liberarsi.

L’arte canora di Renato Rundeddu sarà invece chiamata a interpretare quella bellissima canzone “E và …E và” che fece capolino a Sanremo nel 1981 con un Alberto Sordi in veste di cantautore accolto dal pubblico del Teatro Ariston con un affetto indescrivibile.

Ma per i ricordi più belli legati alla Sardegna ci sarà anche il Conte Luigi Donà Dalle Rose, il fondatore di Portorotondo che celebrò Alberto Sordi con un premio speciale alla carriera dopo il film Incontri Proibiti, l’ultimo film che il grande attore regalò alla storia del cinema italiano.

Il riconoscimento fu consegnato a Sordi, presente all’evento con Valeria Marini protagonista femminile della pellicola, in una storica serata all’Anfiteatro Mario Ceroli nel 1998, un evento di grande cinema e mondanità che poteva contare sull’appoggio di personaggi straordinari come Krizia, Paolo Villaggio, Marta Marzotto e di tantissimi altri  portorotondini che hanno fatto la storia della cultura italiana.