Culture

“L’ultimo pizzaiolo”, il nuovo film di Sergio Naitza all’ex Manifattura Tabacchi

 

 

CAGLIARI. Un film dedicato alla pellicola e alle sue immaginifiche location. Si tratta de “L’ultimo pizzaiolo”, il nuovo documentario di Sergio Naitza che sarà proiettato giovedì 12 settembre, alle 21, per il Cinema sotto le stelle all’ex Manifattura Tabacchi (viale Regina Margherita, 33 a Cagliari). L’ingresso è gratuito.

Ad anticipare la proiezione le elaborazioni elettroniche di Arnaldo Pontis, autore della colonna sonora, accompagnato dal chitarrista Matteo Casula, con la partecipazione straordinaria di Joe Perrino. Insieme eseguiranno una speciale versione dal vivo di alcuni brani musicali del documentario.

 Il film è una produzione di Karel Film Production e communication, col contributo di Fondazione di Sardegna e la collaborazione della Società Umanitaria-Cineteca Sarda e Arionline, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Il ricordo, gli aneddoti di tre anziani proiezionisti. Tre "pizzaioli": Mario Piras, Luciano Cancedda, Dante Cadoni. Ultimi sacerdoti di un rito laico, un mestiere ormai soppresso dalla tecnologia. La quarta voce è quella di Pino Boi, cagliaritano verace, "figlio del cinema" come si definisce lui: il padre era proiezionista e rumorista già ai tempi del muto all'Olympia.

Lungi dall'essere elegia del cinema e dei suoi anni più fulgidi, vuole essere la difesa di una memoria pubblica e privata che appartiene a tutti, “L’ultimo pizzaiolo” racconta le  immagini dei cinema della Sardegna abbandonati, disabitati e fatiscenti. "Squarci di natura morta, reperti di archeologia industriale - ha raccontato il regista Naitza durante la prima dello scorso giugno a Cagliari e a Sassari - frammenti di un luogo sconsacrato che sembra remoto ma in realtà è recente. L'idea era di far precipitare lo spettatore di nuovo in quel bozzolo buio con lentezza ieratica, insistente e latente, lasciando che un dettaglio o un totale, un movimento laterale o un leggero dolly, facessero riemergere quell'atmosfera che puzzava di fumo e variegata umanità dimenticata".