Culture

Il viaggio attraverso la poesia a Seneghe con "Cabudanne de sos poetas"

 

 

SENEGHE. Il viaggio come metafora della poesia nelle sue molteplici declinazioni. Viaggiare serve a conoscere, a conoscersi, a liberarsi da vecchi pregiudizi e a mettersi in discussione. Ma in quale modo ci può far viaggiare la poesia? La quindicesima edizione del “Cabudanne de sos poetas” affronta questo argomento con il tema “Viaggi. Itinerari di versi”, dal 5 all’8 settembre a Seneghe. Un programma nutrito e curato dall’Associazione Perda Sonadora con la presidenza e la direzione artistica di Luca Manunza. 

La manifestazione è anticipata da 5 anteprime: da segnalare, in particolare, quella del 30 agosto al Campeggio Nurapolis di Narbolia con la presentazione del libro “Harraga. In viaggio bruciando le frontiere” di Giulio Pisticelli, quella del’1 settembre a Casa Addis con la presentazione de “La rivista poesia S’Ischiglia” e il 4 settembre a Prenza de Murone “Poesie degli alberi: installazione audio sul “Festival dei poeti di Castel Porziano del 1979”: un progetto dal nome “Alberi-poeti”, in cui si innestano le voci dei poeti, tra i più noti della Beat Generation, registrate quarant’anni fa nell’ultima giornata del festival romano.

Circa 60 ospiti tra poeti, studiosi, intellettuali, artisti, registi, attori e musicisti leggeranno le poesie tra gli scorci più antichi e affascinanti del paese gioiello del Montiferru: Prentza de Murone, Campo della Quercia, Putzu Arru, Piazza dei balli, Bar Su Recreu, Casa Addis e Domo de sa poesia. Tra i nomi italiani Ida Travi, Alba Donati, Valerio Magrelli, Mariagiorgia Ulbar e Claudio Pozzani. E internazionali come Pinar Selek, sociologa e attivista turca, la saggista italiana di origine armena Antonia Arslan e dalla Francia Franc Ducros con Gisèle Pierra e Serge Pey.

Quattro giornate piene di incontri, dalla mattina alla sera tarda, con la poesia sarda, italiana e internazionale. Ma anche concerti come quello dei Machina Amniotica.

Arrivato alla XV edizione il festival della poesia di Seneghe continua a sopravvivere nonostante tutte le difficoltà. Sostenuto dalla comunità che mette a disposizione le case e i giardini. La manifestazione si situa all’interno dei festival regionali a un punto molto importante, essendo tra i primissimi festival letterari e il primo festival della poesia in Sardegna, ma questo evidentemente non basta. Le difficoltà sono enormi e la distanza delle istituzioni pubbliche e private da queste iniziative importanti sono notevoli.