Culture

Il trasformismo di Gianni Dettori incanta il pubblico di Sinnai

 

CAGLIARI. Al teatro civico di Sinnai - nella rassegna curata da Assunta Calvisi - una sala gremita di centinaia di spettatori e un’ovazione finale, con tutto il pubblico in piedi e molti minuti di applausi, hanno accolto il debutto in teatro del noto trasformista cagliaritano Gianni Dettori.

Lo spettacolo, dal titolo “Profession artiste”, segna  la sua consacrazione in veste di attore, al culmine di una carriera in cui ha avuto modo di far conoscere in Sardegna e in Italia le sue doti di cabarettista, imitatore  e interprete “en-travesti” di molti noti personaggi maschili e femminili della canzone italiana del secolo scorso.

Istrionico, con la verve che lo contraddistingue, Dettori porta avanti un lavoro che cita Mastelloni e Paolo Poli, cantando e interpretando una lunga sequenza di canzoni di Gaber, Lola Falana, Petrolini, Carosone, Mina, per concludere con una splendida “Vie en rose” alla Edith Piaf, fasciato in un lungo abito nero e avvolto nel boa di piume di struzzo.

Questo riuscito spettacolo, divertente e a tratti anche commovente, gli è stato cucito addosso su misura dal suo amico e noto regista  Giovanni Coda, per il quale Gianni Dettori  ha interpretato in questi ultimi anni diversi film, tra cui il “Rosanudo” e "Bullied to death”, lavori che hanno vinto decine di premi internazionali. Bellissima, tra le immagini  tratte da questi film di Coda, la proiezione in scena di una canzone  di Klaus Nomi, magistralmente interpretata da Gianni Dettori in frac.

Tutto lo spettacolo, prosegue in questo modo, alternando canzoni che hanno molte decine d’anni a cambi d’abito continui,  con il palco che diventa camerino d’artista, sala di posa e set cinematografico, in un bel gioco di luci di scena, colori e filmati di repertorio, in bianco e nero televisivi che riportano all’epoca dei brani cantati che vanno dal secondo dopoguerra agli anni settanta. A far da intermezzo tra i tanti brani, poche frasi di presentazione e un bel monologo sincero grazie al quale l’artista ha modo di mettersi a nudo con il proprio pubblico, raccontando la propria infanzia, i suoi esordi sulla scena insieme ad altri due artisti sardi (il trio con Carlotta e Massimo) le prime scritture nei locali milanesi, le centinaia di serate in giro per l’italia e infine il rientro nella sua isola dove la sua carriera  prosegue. In Sardegna oggi Dettori è  noto per la sua pluriennale collaborazione televisiva con il gruppo comico de “La Pola”.