Culture

Cagliari, Neri Marcorè al festival Pazza Idea rilegge Cesare Pavese

Pazza-Idea

CAGLIARI.  Sotto il segno di Natalia Ginzburg la seconda giornata del festival Pazza Idea, in corso di svolgimento al Ghetto di via Santa Croce, a Cagliari. La straordinaria attualità del suo pensiero, un richiamo forte all’indipendenza, alla visione e lettura realistica e alternativa del mondo. Questi i temi affrontati dalla scrittrice Sandra Petrignani ne La Corsara, un viaggio nella vita e nella figura della grande intellettuale attraverso le case che ha abitato, le persone che la conobbero, i suoi scritti fulminanti e precisi. “Corsari”, appunto, come quelli di Pasolini, e come l’indipendenza e la passione che hanno guidato sempre la vita di una donna fortemente “plurale”, quasi una costellazione: narratrice, saggista, commediografa, infine parlamentare, pietra miliare della vita culturale italiana del Novecento. L’incontro con la Petrignani, che sarà intervistata dalla giornalista Donatella Percivale e che sarà arricchito dalle letture dell’attrice Monica Zuncheddu, avrà inizio alle ore 18.

Ma la seconda giornata sarà aperta alle 17 dall’incontro con ​Farian Sabahi Seyed​​, in conversazione con ​Stefano Salis. La giornalista Farian Sabahi racconta la sua esperienza di spiritualità che sempre ha provato a ricomporsi, tra cattolicesimo e Islam, a partire dalla sua infanzia multiculturale e la sua costante sospensione alla ricerca di una identità che è aperta e non chiusa, che costruisce ponti e non muri. Figlia di Taher, musulmano sciita di Teheran, e di Enrica, cattolica di Alessandria, e frutto di uno dei rari matrimoni misti, negli anni Sessanta in Italia, la scrittrice ripercorre il suo percorso esistenziale e identitario, fatto di una materia che allo stesso tempo è concreta e spirituale. Un tema attualissimo e contemporaneo, quello dell’incrocio delle culture e delle religioni, della loro convivenza, dell’arricchimento e della comunanza di valori, che trova massima espressione nella “pluralità” tutta femminile della scrittura di Farian Sabahi Seyed, che oggi preferisce definirsi ​hanif,​ «monoteista al di là delle religioni». L’incontro è realizzato in collaborazione con ​Storie in Trasformazione, Manifestazione di letteratura sociale

Alle 19 nella Sala della Cannoniera incontro con ​Violetta Bellocchio​​, in conversazione con ​Renato Chiocca. Nell’Italia di domani l’umanità  è disgregata in piccole comunità che rappresentano, ognuna in modo diverso, una “zona comfort” per le angosce del Terzo Millennio. Ci sono gli eremiti che ripudiano la tecnologia, i misogini pentiti o forse no, i santoni, le donne devote al dolore. C’è, spesso, lo sguardo opaco di una società che non vede le sue stesse contraddizioni. E poi ci sono i giovani. Che ci sono e a volte immaginano di (s)fuggire alle costrizioni del presente o solo verso un domani alternativo. Lo sguardo di Bellocchio sulla contemporaneità, i temi allo stesso tempo moderni e nuovi della comunità e dell'isolamento come scelta, la sovraesposizione mediatica personale e collettiva, e la visione femminile del mondo fanno della sua produzione letteraria una feroce lente di ingrandimento sulla realtà possibile e sull’importanza del recupero di un senso più ampio di comunità e convivenza.

Come è cambiato il ruolo della donna nella ‘ndrangheta negli ultimi cinquant’anni? Asse portante della ‘ndrangheta perché, nei decenni, nascosta all’ombra delle case, è la donna che ha nutrito, tramandato, gestito una delle organizzazioni criminali più potenti del mondo. Ne parla le scrittrici Angela Iantosca​​ e ​Giusi Marchetta​​ in conversazione con la giornalista ​Maddalena Brunetti. Un viaggio in quella Calabria poco conosciuta ma declinabile al femminile, attraverso documenti, riti, tradizioni, fede, virgolettati dei pubblici ministeri, di storici e nel sentimento popolare della gente. L’appuntamento è alle 20 nella Sala delle Mura.

Gran finale di giornata alle 21 con Neri Marcorè protagonista di un reading tutto dedicato all’opera di Cesare Pavese, dal titolo Tu sei come la terra che nessuno ha mai detto. L’incontro con Marcorè sarà introdotto da Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese e musicato dal vivo da Antonio Firinu e Sergio Tifu. Un emozionante viaggio con lo scrittore attraverso le sue donne e la sua interiorità, sempre multiforme e plurale. Il rapporto dello scrittore con le donne è innanzitutto un rapporto con se stesso, un dialogo con la propria interiorità in cui l'elemento femminile è fonte di ispirazione poetica - l'amore vissuto intellettualmente, come troppe cose nella sua vita - e raramente appagamento fisico, carnale, umano.