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Quartu, nuova vita per l'ex area industriale di via Fermi: palestra e uffici al posto dei vecchi capannoni

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QUARTU. Nuova vita per il complesso industriale dismesso in via Fermi, all’ingresso di Quartu Sant'Elena. I capannoni dell'area dismessa della ditta Franzcom a ridosso di viale Marconi saranno dismessi, grazie al via libera della giunta comunale alla proposta di Programma Integrato di Riordino Urbano. Sulle volumetrie fortemente ridimensionate sorgeranno attività commerciali, insieme a una palestra dedicata alle attività sportive in città.

“È la prima volta che a Quartu si applica una soluzione urbanistica molto innovativa come quella del Programma di riordino urbano: una procedura che consente la riqualificazione degli ambiti fortemente degradati anche in deroga allo strumento urbanistico generale, riportandoli in utilizzo”, spiega l’Assessore all’Urbanistica Aldo Vanini.

“Grazie a questo strumento è stato possibile riconvertire un’area che il vecchio PUC, non ancora adeguato al PPR, destinava ad attività artigianali ed industriali estremamente impattanti, non più idonee ad una collocazione all’ingresso della città”, prosegue l’assessore. “Nell’intervento di riqualificazione previsto invece trova spazio una diversa filosofia di utilizzo, con un dimezzamento delle vecchie volumetrie ed una destinazione del 25% di queste alla parte pubblica, di cui una porzione sarà mantenuta libera come fascia di rispetto a ridosso del rio Is Cungiaus per le necessarie opere di manutenzione idraulica ed ambientale. La restante porzione”, continua l’assessore, “consiste nella cessione di un fabbricato già esistente che sarà interamente ristrutturato e riconvertito ad impianto sportivo di proprietà comunale. Stiamo parlando di circa 7000 metri quadri compreso l’incremento per sopraelevazione necessario a norma di legge per l’omologazione ad uso sportivo”.

“Infine, cosa non meno importante- sottolinea Vanini”, è prevista una importante riduzione delle superfici impermeabili  e la rimozione di oltre 55000 metri quadri di amianto deteriorato, una potenziale bomba per la salute all’ingresso della città che verrà smaltita in sicurezza”.