CAGLIARI. I cinesi hanno fretta di mettere a correre soldi su Cagliari, dicono. Il Comune di Cagliari attende di capire cosa vogliano fare. Incontro istituzionale oggi a palazzo Bacaredda fra una delegazione di investitori orientali e il sindaco Massimo Zedda: all'ordine del giorno i piani che dovrebbero portare investimenti dell repubblica popolare cinese in città, attraverso dei fondi governativi e privati
L'interesse? Gli occhi a mandorla sono puntati sulla zona semidismessa delle Ferrovie. Ma non solo: in una precedente visita era emerso l'interesse per la caserma Ederle a Calamosca. Ma a quanto pare, e anche secondo Irene Pivetti che rappresenta la società di intermediazione Only Italia che sta tessendo le trame con la Sardegna, fa gola il porto con le infrastrutture dedicate al mondo della vela. Sparisce, invece, dai piani, il fantomatico master plan del Fangario, del quale si era parlato nel comunicato che preannunciava l'incontro con Zedda: poche ore dopo la voce "Fangario" è misteriosamente sparita. A Cagliari c'era anche Chaney Cheng, Ad del fondo di investimento governativo cinese EURASIA MED Zhongjing Jinyi Investement Fund Management.
Poi, nel pomeriggio, incontro con la Regione: la delegazione cinese è stata accolta a Villa devoto dal presidente della Regione Francesco Pigliaru. Che ha sottolineato: la cessione di beni della Sardegna avverrà naturalmente attraverso bando pubblico. Ecco la nota di Villa Devoto.
Nuova visita a Villa Devoto, questo pomeriggio, dei rappresentanti di Fondi di investimento governativo della Cina che già erano stati ricevuti in Presidenza della Regione lo scorso aprile. La delegazione, di cui facevano parte Irene Pivetti, (AD Only Italia e membro del Direttivo), Chaney Cheng (AD Fondo di Investimento Governativo) e Alberto Farci (segreteria Only Italia e Responsabile progetti di sviluppo), accompagnati dal Responsabile tecnico di progetti di sviluppo Bonaventura Meloni, ha incontrato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci e degli Enti Locali Cristiano Erriu.
Nell’incontro di oggi, nel quale è stato ribadito che il settore di maggiore interesse per il Fondo nel dialogo con la Sardegna è quello dell'industria turistica, i rappresentanti della Fondazione hanno spiegato di aver visitato diverse località dell’Isola, sempre con l’obiettivo di strutturare un costante flusso turistico dalla Cina mirato a target specifici, interessati ad ambiente, qualità della vita, longevità e agroalimentare d’eccellenza.
“È un mercato turistico di qualità, imponente e in continua espansione - ha detto al termine dell’incontro il presidente Pigliaru - e per la Sardegna sarebbe un’ottima opportunità diventare una tappa nei tour italiani, da visitare subito dopo le città d’arte. Se poi ci fosse la possibilità di collegamenti diretti, tutto diventerebbe più semplice. Ci interessa accelerare questa connessione tra Sardegna e Cina e per questo abbiamo ascoltato con attenzione l’ipotesi di inserire l’Isola nelle crociere di lungo periodo che i cinesi fanno abitualmente, così come quella di lavorare sulla possibilità di una linea aerea diretta. Per quanto riguarda eventuali investimenti infrastrutturali, abbiamo gradito molto sentire l’enfasi sul riutilizzo delle cubature esistenti, senza alcun interesse alla costruzione di nuove. Naturalmente – ha concluso Francesco Pigliaru, sottolineando che la riunione di oggi rientra negli incontri che la Giunta fa regolarmente con quanti, dall’estero, siano interessati ad investire in Sardegna – qualunque opzione su questo fronte passerà per bando pubblico.”