CAGLIARI. Flop dell'affluenza alle urne dei ballottaggi in Sardegna. Dopo le flessioni registrate nelle precedenti rilevazioni delle 12 e delle 19, a urne ormai chiuse il dato dell'affluenza per il secondo turno delle amministrative - complice forse l'ondata di maltempo abbattutasi sull'Isola nelle ultime ore - suona davvero impietoso. Ad Assemini si è recato al seggio appena il 41,32 per cento degli aventi diritto, quasi dieci punti in meno rispetto al primo turno, quando a votare era stato il 50,05 per cento degli asseminesi. Ancora peggiore la situazione a Iglesias dove alle 23 la percentuale complessiva dei votanti si ferma al 46,19 per cento con un calo di tredici punti rispetto al 59,13 per cento di due settimane fa. Il dato locale si attesta al di sotto di quello nazionale che a propria volta, con il 47,61 rilevato alla chiusura delle urne segna una flessione di oltre dodici punti rispetto al 60,42 registrato lo scorso 10 giugno.
Ad Assemini - capitale sarda del M5S - la sfida è tra la pentastallata Sabrina Licheri, vittoriosa al primo turno con il 44,8 per cento dei suffragi, e il candidato del centrodestra Antonio Scano, che due settimane fa aveva totalizzato il 35,6 per cento dei consensi. Nel capoluogo iglesiente a contendersi la fascia tricolore sono invece Mauro Usai che il 10 giugno scorso alla guida della coalizione di centrosinistra composta da Pd e liste civiche aveva raccolto il 41,6 per cento dei voti validi contro il 28,2 per cento della sfidante di centrodestra Valentina Pistis, chiamata a realizzare l'impresa di ribaltare il risultato al secondo turno.
I ballottaggi in corso coinvolgono oltre 2 milioni e 793 mila elettori in tutta Italia. Settantacinque i Comuni interessati, quattordici i capoluoghi di provincia nuovamente al voto dopo il primo turno senza quorum di due settimane fa: Sondrio, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Ancona (unico capoluogo di Regione), Terni, Viterbo, Teramo, Brindisi, Avellino, Messina, Ragusa e Siracusa.