ROMA. Non riapre i porti italiani, attacca Malta, auspica che venga riscritto l'accordo di Dublino - che impone al Paese di sbarco di farsi carico della cura dei migranti - ma promette l'invio di due motovedette cariche di medici. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è reduce da un incontro con Luigi Di Maio e Matteo Salvini: hanno parlato dell'Aquarius, che vaga nel Mediterraneo con a bordo 629 migranti salvati.
"Questa sera a Palazzo Chigi", scrive Conte su Facebook, "si è tenuto un vertice assieme a Luigi Di Maio e Matteo Salvini durante il quale si è discusso delle emergenze di queste ore sul fronte immigrazione alla luce della vicenda Aquarius e dei risultati del G7. Al premier maltese Joseph Muscat - che ho contattato personalmente - ho chiesto in maniera esplicita di farsi carico almeno del soccorso umanitario delle persone in difficoltà che si trovano sull'Aquarius. Muscat, pur comprendendo la situazione, non ha assicurato però alcun intervento. Si conferma l'ennesima indisponibilità di Malta, e dunque dell'Europa, a intervenire e a farsi carico dell'emergenza. L'Italia si ritrova ad affrontare in totale solitudine l'emergenza immigrazione. Il problema è stato posto da me anche nel corso del G7 a tutti i partner europei ai quali ho anticipato che i flussi migratori devono essere gestiti in maniera condivisa anche per ciò che riguarda tutte le iniziative volte a prevenire le partenze. Il regolamento di Dublino va radicalmente cambiato: abbiamo il dovere di modificarlo sia nell'interesse dei cittadini italiani sia nell'interesse delle tante donne, bambini e uomini che si ritrovano ad affrontare viaggi in situazioni così emergenziali da mettere a rischio la propria vita. In ogni caso, al fine di garantire la salute di tutti gli occupanti dell'Aquarius che dovessero averne necessità, è stato disposto l'invio di due motovedette con medici a bordo pronti a intervenire".