ROMA. L’accordo c’è, manca solo la casella del premier. Questo è quanto emerso dalla telefonata intercorsa ieri sera poco prima delle 20 tra Luigi Di Maio e il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti al termine della terza giornata di lavori del tavolo tecnico congiunto Lega-M5S al Pirellone. Il nodo della premiership è stato al centro del faccia a faccia tenutosi nel pomeriggio di ieri tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini nello studio milanese del deputato pentastellato Stefano Buffagni. Incontro proseguito poi fino a tarda sera in una sala riservata dell’Nh Hotel President nel centro del capoluogo lombardo.
I leader delle due forze politiche dovrebbero salire oggi pomeriggio al Colle per comunicare a Sergio Mattarella il nome condiviso per la poltrona di Palazzo Chigi: alle 16,30 Di Maio accompagnato dai capigruppo Toninelli e Grillo, alle 18 Salvini con Giorgetti e Centinaio. Nel frattempo, dopo il weekend di lavoro al Pirellone, il tavolo tecnico Lega-Cinque Stelle si trasferirà a Montecitorio dove a partire dalle 14,30 riprenderanno i lavori per la messa a punto del programma di governo. Un programma al quale, stando a quanto riferito nelle scorse ore dal capogruppo del Carroccio al Senato Gian Marco Centinaio, "mancano solo le virgole". In mattinata invece è previsto un nuovo incontro fra i due leader prima delle consultazioni al Colle.
Ma chi sarà il prossimo presidente del Consiglio? In attesa che Salvini e Di Maio scoprano la carta della premiership il toto-nomi per la poltrona di Palazzo Chigi impazza sulle prime pagine dei giornali. Tra i papabili dell'ultim'ora - sopravvissuti ai veti incrociati - spuntano Giulio Sapelli, economista e docente della Statale di Milano, e Giuseppe Conte, ordinario di Diritto privato all'Università di Firenze: il primo sponsorizzato dalla Lega, il secondo dai Cinque Stelle.
Chi la spunterà? Lo sapremo fra poche ore. Intanto, interpellato dall'Agi, Sapelli non smentisce l'interesse dei due leader nei suoi confronti: "Sì, è tutto vero. Sono stato contattato ed ho dato la mia totale disponibilità - commenta l'ex presidente della Fondazione Montepaschi - aspettiamo con rispetto delle istituzioni le decisioni del presidente della Repubblica". Dichiarazioni che non trovano però riscontro all'interno di M5S e Lega che, a poche ore dall'incontro con Mattarella fanno sapere: "Non è Sapelli il nome che presenteremo al capo dello Stato".
Intatte restano invece le quotazioni di Conte, gradito al Movimento e inserito nella lista dei ministri di un eventuale monocolore pentastellato inviata da Di Maio al Quirinale pochi giorni prima del voto del 4 marzo. Conte, allora indicato come possibile titolare di un nuovo dicastero della Pubblica amministrazione, Deburocratizzazione e Meritocrazia, potrebbe ora essere "promosso" a premier senza passare dal via.