CAGLIARI. “Le condizioni di mare calmo hanno riaperto la via che collega l’Algeria alla Sardegna, facendo sbarcare quasi settanta persone, tre dei quali arrestati perché già espulsi e rientrati beatamente in Italia”. Così Luca Agati, segretario provinciale del Sap (Sindacato autonomo polizia), denuncia la ripresa degli sbarchi dei migranti algerini sulle spiagge della Sardegna meridionale, complice la fine dell’ondata di maltempo. “È passato un altro inverno – continua la nota del Sap – durante il quale nulla è stato fatto, l’apertura del centro di identificazione di Macomer non rimane che una favola. Non cambiano però le gravi carenze che colpiscono l’apparato della sicurezza e l’allarmante certezza che soggetti potenzialmente pericolosi continuino a entrare in Italia senza che nessuno faccia nulla”. La paura, secondo Agati, è che l’ondata di sbarchi vada a cozzare con la carenza di organico nelle varie forze di polizia, da tempo denunciata dal sindacato. “Con questi auspici, ci aspetta un’estate molto movimentata eppure le forze a nostra disposizione sono sempre le stesse e gli uffici operativi continuano ad arrancare per assicurare i servizi di base di controllo del territorio e prevenzione dei reati, oltre a essere in attesa degli arretrati legati al rinnovo del contratto la cui liquidazione viene inspiegabilmente rinviata ogni mese. Una vera vergogna”, conclude la nota.