CAGLIARI. "Era impensabile poter rovesciare un tornado come quello del Movimento cinque stelle". È un Giuseppe Cucca rassegnato quello che commenta la debacle del Partito democratico nel voto di domenica. A due giorni dal disastro delle urne il segretario regionale dem rischia di cadere vittima dell'effetto domino provocato dalle dimissioni di Matteo Renzi finendo nel mirino del deputato uscente Marco Meloni, che ai microfoni di YouTg punta il dito contro la presunta mala gestione della partita candidature invitando Cucca a dimettersi: "Chi parla con livore per una esclusione ampiamente annunciata - replica il senatore, appena rieletto a Palazzo Madama - dovrebbe riflettere prima di parlare". "Chi oggi dice di tenere così tanto alle sorti del partito - affonda Cucca - avrebbe dovuto essere più presente negli anni scorsi: venga in direzione, perché la sua voce non la sento da molto tempo".
Oltre alla poltrona da segretario di Cucca, il terremoto elettorale fa tremare anche le pareti del palazzo di viale Trento. Di fronte alle ipotesi di rimpasto nell'esecutivo regionale, di ora in ora sempre più pressanti, il governatore Francesco Pigliaru allontana i fantasmi di una crisi di giunta e fa appello all'unità della coalizione: "C'è un anno di legislatura e molto lavoro da fare insieme, molti risultati importanti da raggiungere e che sono alla nostra portata. È essenziale lavorare uniti, superando le divisioni che troppo spesso hanno limitato la nostra capacità di dialogare con i nostri elettori, impegnandoci tanto nelle azioni quanto nel farle conoscere".