GONNOSFANADIGA. Cresce ogni minuto di più la preoccupazione per la sorte dell’escursionista di Ghilarza disperso da questa sera nelle acque del rio Zairi, a Gonnosfsnadiga, mentre faceva canyoning (o torrentismo). Secondo le prime ricostruzioni dei soccorritori Gianni Manca stava attraversando il torrente insieme ad altri amici, quando la corda che li teneva legati avrebbe ceduto, facendolo cadere in un punto con acque particolarmente agitate, rese ancor più pericolose dall’ingrossamento del rio dovuto alla pioggia.
Sul posto stanno operando tre squadre del 118 con dieci tecnici specializzati in interventi in forra, più altro personale del Soccorso alpino e speleologico, per un totale di una ventina di tecnici. Insieme a loro anche i sommozzatori dei vigili del fuoco, insieme ai carabinieri della compagnia di Villacidro e ai barracelli.
I soccorritori hanno tratto in salvo due ragazze che componevano il gruppo di torrentisti: dalle prime informazioni sarebbero in buone condizioni, anche se molto scosse da quanto accaduto. La zona è particolarmente difficile da raggiungere e senza segnale telefonico, fattore che rende complicate le operazioni di soccorso vista l’impossibilità di comunicare con i cellulari.