CAGLIARI. Un autista di bus del Ctm con la passione per le sfide estreme e le prove fisiche: così gli amici dipingono Gabriele Viale, 62 anni, il surfista di Quartu morto questo pomeriggio al largo del Margine Rosso. Forse è rimasto vittima dell'eccessiva confidenza con il mare. Viale era abituato a uscire con il suo windsurf senza indossare particolari protezioni contro il freddo: "Così si sentiva più forte", racconta un collega della società di trasporti.
La diretta dal porto di Cagliari
Anche oggi pare indossasse solo dei pantaloncini e non una muta: il maestrale freddo e molto teso lo hanno fatto trovare troppo lontano dalla riva. Non è riuscito a rientrare, anche e era esperto: ha iniziato a praticare il windsurf fin da quando era ragazzino. Forse si è gettato in acqua nel tentativo di riconquistare terra, ma il freddo e la fatica lo hanno stroncato. Anche se, racconta chi lo conosce, l'autista era fisicamente allenato: capitava che con la sua bicicletta facesse lunghi giri sulle montagne. Sempre senza usare materiali e mezzi all'avanguardia. Sul lavoro, al Ctm, anche col freddo stava in maniche corte. Appassionato di sfide, Viale è morto una domenica pomeriggio mentre faceva quello che amava: vivere il mare, senza troppi filtri. "Gli volevano tutti bene", dice ancora il collega.