TEULADA. "La mia battaglia non è per mio figlio ma per tutti i Mattia Montei che vivono in Sardegna". Non si è mai data per vinta Luciana Gallus, madre del giovane Mattia che da anni lotta per far vivere al proprio figlio - affetto da una tetroparesi spastica che lo costringe a letto da 28 anni - una vita degna di essere definita tale. Così giovedì scorso - dopo aver ricevuto dalla Asl di Teulada l'ok per l'acquisto senza copertura finanziaria di un letto ortopedico con materasso antidecubito adeguato alle esigenze del figlio - ha preso carta e penna e ha scritto una mail piena di rabbia alla prefettura della Casa pontificia per chiedere sostegno a Papa Francesco. Questa mattina, poco prima delle 9, quando la sua domenica mattina era iniziata già da diverse ore, Luciana ha alzato la cornetta del telefono che continuava a squillare e ha sentito queste parole: "Pronto Luciana, sono Papa Francesco".