TEULADA. “Pronto Luciana, sono Papa Francesco”. È iniziata così, poco prima delle 9, la domenica mattina di Luciana Gallus, madre del giovane Mattia che da anni lotta per far vivere al proprio figlio - affetto da una tetroparesi spastica che lo costringe a letto da 28 anni – una vita degna di essere chiamata tale. Dopo anni di battaglie per garantire a Mattia quell’assistenza sanitaria di cui ha continuo bisogno, pochi giorni fa Luciana ha finalmente ottenuto dalla Assl di Cagliari l’autorizzazione all’acquisto di un letto ortopedico con materasso antidecubito adeguato alle esigenze del figlio.
Questa mattina è arrivato un altro regalo, forse il più importante: la telefonata del Papa. “Giovedì scorso ho scritto una mail alla prefettura della Casa pontificia e oggi mi ha chiamato in prima persona, senza intermediazioni – racconta ancora emozionata - Bergoglio ha un grande dono: ti mette subito a tuo agio – racconta Luciana – mi ha ringraziata per la mia lotta e per la cura con cui ho cresciuto questo dono venuto dal Cielo”. “Ci ha invitati a Roma, e andremo a trovarlo in udienza a maggio, quando le condizioni climatiche saranno più favorevoli. Purtroppo non potremo andare in piazza San Pietro – spiega Luciana, che insieme a Mattia è stata ricevuta più volte in Vaticano da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI – ma chiederemo ospitalità al circolo militare Pio IX”. La lotta di Luciana continua, ma da oggi con un alleato in più.