CAGLIARI. Alessandra Todde non si è presentata all'incontro pubblico con Renato Soru in programma oggi alle 12 all'hotel Regina Margherita di Cagliari (QUI LA NOTIZIA).
"Mi dispiace che anche oggi i cittadini della Sardegna non abbiano avuto la possibilità di avere un dialogo. Non ci sia stata la possibilità di chiarire, io lei e altri. Non capisco per quale motivo il Pd e i Cinque stelle abbiano deciso di non avere le Primarie", dice Soru.
"Non è giusto che io e la Todde stiamo chiusi in una stanza, io non sono abituato così, i cittadini della Sardegna meritano un incontro pubblico, visto che stiamo parlando di una questione pubblica", aggiunge.
"Dall’intelligenza collettiva della rete siamo passati che anche le primarie siano una cosa cattiva".
Poi continua. "Non penso di fare un regalo al centro destra, innanzitutto penso di fare un regalo alla politica democratica progressista e a quella del centro, di tanti che guardano ad altre opportunità", ha aggiunto.
"Non c’è altra soluzione che la consultazione popolare. Bisogna avere il coraggio di proporsi agli elettori", ha rimarcato poi in un comunicato.
Soru ha detto di essere aperto al dialogo con la Todde. Quest'ultima ha organizzato un incontro con la stampa alle 12,45 in piazza Garibaldi davanti alla scuola Riva.
"Gli incontri pubblici si fanno con gli avversari politici e Soru non è un mio avversario politico", ha detto. "È il momento del noi, non dell'io", ha ribadito. "Credo che per riuscire a fare le cose bisogna anche condividerne le regole. Quando le persone cambiano le regole e le condividono all'ultimo momento credo che sia importante non sottrarsi. E io mi sottraggo a prove muscolari, sottraggo la mia coalizione a corride. Noi non siamo interessati a questo. Noi non siamo interessati a capire se c'è la possibilità di costruire una coalizione forte per la Sardegna. Gli spiragli ci sono sempre, io credo che i negoziati, anche nei momenti più complicati non debbano essere chiusi e io sono una persona di dialogo".